        Le strade per EICMA possono essere tante e diverse. C'&egrave; chi alla kermesse ci va con i mezzi pubblici, chi in treno, ma sono davvero tanti - e questo non pu&ograve; che farci sempre piacere - che prediligono la moto. Perch&eacute; lo sappiamo che la moto &egrave; passione, certo, ma &egrave; anche la libert&agrave; di destreggiarsi pi&ugrave; rapidamente in mezzo al traffico. E poi, ad EICMA, il parcheggio per le moto &egrave; coperto e gratuito. Da quando, poi, si pu&ograve; scegliere anche tra moto che non emettono CO2 non c'&egrave; proprio partita e quest'anno, complici le temperature miti, abbiamo voluto proporre a due motocicliste di raggiungere la fiera con due moto elettriche. Eliana e Barbara con Harley e BMW  Eliana Macr&igrave;, fondatrice di Biker X, e l'amica Barbara Lupis (anche lei del team Biker X) si sono divertite ad incrociare i loro percorsi in sella ad una Harley-Davidson Livewire One e ad un BMW CE-04. Questo particolare "Road to EICMA" ha toccato Pavia, l'affascinante borgo di Morimondo e il centro di Milano per poi approdare ovviamente a Rho Fiera presso lo stand di In Moto e Motosprint. Durante il percorso Eliana e Barbara hanno potuto sperimentare anche la ricarica presso le stazioni di Enel X Way. Utilizzando l'applicazione Juice Pass &egrave; sufficiente individuare la colonnina di ricarica che si desidera utilizzare, attivarla con un tap e collegare il cavo alla moto. Si pu&ograve; monitorare ed interrompere la ricarica sempre tramite lo smartphone, attraverso il quale avviene anche la transazione. Tutto &egrave; pi&ugrave; facile a farsi che a dirsi, cos&igrave; come ci mostrano Eliana e Barbara.       

<p>Due amiche, un novembre mite e la voglia di raggiungere la fiera sperimentando la mobilit&agrave; elettrica ad alte prestazioni: vi raccontiamo la giornata di Eliana e Barbara</p>

Road to Eicma: una giornata in elettrico con Enel X Way

        &ldquo;Dorna e FIM sono liete di entrare nel mondo della mobilit&agrave; elettrica, una scelta obbligata verso il futuro&rdquo;: con queste parole Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha presentato la partnership con Enel per la MotoE World Cup, la prima competizione mondiale riservata alle moto elettriche che prender&agrave; il via nel 2019 e si svolger&agrave; in concomitanza con le tappe europee della&nbsp; MotoGP. La moto con la quale si disputer&agrave; la serie mondiale sar&agrave; italiana: si tratta della Ego Corsa, versione racing del modello Energica Ego. &ldquo;La nostra storia proviene dalle corse, Energica fa parte del Gruppo CRP, dal 1970 un pioniere nel mondo del motorsport internazionale e centro d'eccellenza per le tecnologie all'avanguardia&rdquo;, ha detto Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company S.p.A. e Direttore Marketing Gruppo CRP.&nbsp;&ldquo;La nostra passione per questo settore non &egrave; mai svanita. Siamo pronti per firmare un nuovo capitolo nella storia del motorsport con CRP, Dorna, Enel, FIM e Michelin&rdquo;. &nbsp; Il CEO di Energica mette cos&igrave; in risalto il rapporto che da sempre lega Energica - la prima Casa costruttrice al mondo di moto elettriche ad elevate prestazioni - al Gruppo CRP, e che continuer&agrave; a pieno regime anche in questa nuova era del motorsport su due ruote. Il GRUPPO CRP&nbsp;- Metter&agrave; a disposizione del team di Sviluppo Energica il suo know-how nel campo dell&rsquo;alta tecnologia - lavorazioni meccaniche CNC di precisione, stampa 3D professionale con i materiali compositi Windform - per la realizzazione della moto Ego Corsa, come &egrave; gi&agrave; successo per la creazione della eCRP e di Energica Ego. Il Gruppo CRP rappresenta un centro d&rsquo;eccellenza per le tecnologie all&rsquo;avanguardia: grazie ai suoi oltre 45 anni di esperienza si inserisce, con l&rsquo;azienda CRP Meccanica, tra i player mondiali per le lavorazioni meccaniche CNC di precisione, e da oltre 20 anni &egrave; leader, con l&rsquo;azienda CRP Technology, nel campo della Fabbricazione Additiva e stampa 3D professionale insieme ai suoi materiali compositi per sinterizzazione laser Windform. LA STORIA - Il progetto &ldquo;Energica&rdquo; nasce tra il 2008 e il 2009, anno in cui l&rsquo;azienda sviluppa una moto da corsa completamente elettrica, la &ldquo;eCRP&rdquo;.&nbsp; La sua progettazione ha richiesto ingegno e competenze ma grazie al know-how e alle tecnologie del Gruppo CRP, il team ha potuto dar forma ad una nuova concezione di motociclismo da competizione. L&rsquo;esperienza di CRP nel mondo della F1 e dell&rsquo;industria aerospaziale ha supportato Energica dalla direzione tecnica, al supporto ingegneristico fino al raggiungimento di una linea &ldquo;premium&rdquo; di moto elettriche stradali. Dopo due anni di gare infatti il team si &egrave; concentrato dal 2012 su un nuovo progetto: Energica, la prima moto elettrica stradale ad elevate prestazioni. &ldquo;L&rsquo;attitudine all&rsquo;innovazione, la capacit&agrave; di interpretarla e la predisposizione a &ldquo;guardare oltre&rdquo; sono i cardini della nostra storia&rdquo;, ha spiegato Livia Cevolini. &ldquo;Energica in poco tempo ha aperto un nuovo capitolo nella storia della Motor Valley Italiana, creando un nuovo segmento all&rsquo;interno del mercato automotive: quello delle moto elettriche sportive ad elevate prestazioni&rdquo;. Ego Corsa discende dall&rsquo;imprinting di CRP su Energica: sar&agrave; infatti una moto derivata dalla serie, con molti punti in comune con la sportiva Ego di produzione.       

Presentata la moto che correr&agrave; nella Enel MotoE World Cup, la prima competizione mondiale riservata alle moto elettriche al via nel 2019

Ego Corsa: la versione racing di Energica

Per la protezione dei lavoratori a rischio di incidenti a seguito di urti e cadute durante le attivit&agrave; in altezza, Dainese ha realizzato Safety Jacket, un innovativo sistema realizzato dalla collaborazione con Enel e D-Air Lab, start up innovativa collegata a Dainese. Si tratta di un giubbotto di protezione individuale basato sulla tecnologia D-air, l&rsquo;airbag gi&agrave; sviluppato e commercializzato da Dainese per il mondo del motociclismo e dello sci.  Safety Jacket &egrave; stato progettato e sar&agrave; messo a punto in collaborazione con medici e professori di medicina del lavoro dell&rsquo;Alma Mater Studiorum Universit&agrave; di Bologna e del Policlinico di Sant&rsquo;Orsola-Malpighi. Il primo prototipo, realizzato sulla base dei dati e requisiti di base indicati da Enel, &egrave; attualmente in fase di test presso le centrali dell&rsquo;azienda, con l&rsquo;obiettivo di verificarne l&rsquo;ergonomia e il funzionamento situazioni reali. Una volta messo a punto, il giubbotto potr&agrave; essere utilizzato non solo nel mondo delle utilities, ma anche in molti altri ambiti industriali.  COM&rsquo;E&rsquo; FATTO - Safety Jacket &egrave; composto da due elementi: la parte elettronica, che riconosce le condizioni di caduta e invia il segnale di attivazione, e la parte pneumatica, che protegge il lavoratore dall&rsquo;urto grazie al gonfiaggio di&nbsp; speciali airbag attorno al corpo del lavoratore. Le due componenti derivano dall&rsquo;architettura D-air, progettata per le competizioni e che gi&agrave; da tempo protegge i grandi del motociclismo e dello sci come Valentino Rossi e Matthias Mayer.&nbsp;  IL SISTEMA ELETTRONICO &egrave; dotato di tre accelerometri e tre girometri i cui dati vengono costantemente analizzati dall&rsquo;elettronica del dispositivo che, tramite un sofisticato algoritmo, &egrave; in grado di rilevare le condizioni di caduta e attivare il gonfiaggio in millisecondi, diminuendo significativamente la probabilit&agrave; di conseguenze fisiche a seguito dell&rsquo;impatto.  IL DESIGN di Safety Jacket, con particolare riferimento alla parte pneumatica, &egrave; stato oggetto di un&rsquo;accurata progettazione e verifica mediante programmi di simulazione agli elementi finiti dedicati agli airbag (Madymo) normalmente impiegati in campo automotive, e cos&igrave; ottimizzato per garantire la massima protezione delle parti vitali del corpo esposte a traumi in caso di cadute da quote fino a 2 m, per le quali non &egrave; previsto l&rsquo;utilizzo di imbragature, e per urti per effetto pendolo per lavoratori che operano in quote superiori ai 2 metri, per cui e prevista l&rsquo;imbragatura.  IL VESTITO INTELLIGENTE - &ldquo;Poter dare un contributo a migliorare la sicurezza dei lavoratori &egrave; un obiettivo molto stimolante, poterlo fare con una prestigiosa multinazionale come Enel e autorevoli enti scientifici &egrave; un onore, impiegare in questo progetto la tecnologia D-air una straordinaria opportunit&agrave; di ampliamento delle possibili applicazioni del &ldquo;vestito intelligente&rdquo;, afferma Vittorio Cafaggi, CEO di D-Air Lab.  &ldquo;Da sempre Dainese fa della sicurezza negli sport dinamici la propria missione&rdquo;, dichiara Cristiano Silei, CEO di Dainese Group. &ldquo;Ispirati dalle potenzialit&agrave; dell&rsquo;essere umano, studiamo i suoi bisogni di protezione nelle condizioni pi&ugrave; estreme: 350 km/h in pista in moto, 150 km/h sulla neve in discesa libera, 50 nodi sull&rsquo;acqua in regata o in assenza di gravit&agrave; nello Spazio. Dainese si impegna costantemente nella ricerca di sistemi innovativi volti a ridefinire in continuazione gli standard protettivi dalla testa ai piedi. La piattaforma D-air di Dainese costituisce la massima espressione di questa filosofia, e l&rsquo;applicazione della tecnologia airbag ad ambiti non sportivi rappresenta un&rsquo;ulteriore milestone, nonch&eacute; una naturale evoluzione, nel processo di diffusione delle tecnologie applicate alla sicurezza&rdquo;.&nbsp; 

<p>L&#39;Airbag per le grandi altezze. Dainese ha sviluppato un giubbotto per la sicurezza sul lavoro, con la tecnologia D-air progettata per le competizioni</p> 

3 risultati per 'Enel'

Road to Eicma: una giornata in elettrico con Enel X Way

Ego Corsa: la versione racing di Energica

Dainese per la sicurezza sul lavoro