La carriera del Corsaro con le ruote artigliate decolla nel 1967. Da allora l&rsquo;evoluzione del modello fuoristrada 4T ha continuato inesorabile, facendo tesoro dell&rsquo;esperienza maturata nelle gare. Nel 1971 viene proposto sia in versione 165 che 125.  IL PRIMO AMMORTIZZATORE DI STERZO - Entrambe le versioni (del tutto simili) si presentavano fortemente rinnovate rispetto al modello precedente. Fulcro principale di tale innovazione era il telaio al cromo molibdeno a doppia culla chiusa derivato dalla versione Country del 1970, particolarmente robusto e con numerosi fazzoletti di rinforzo. Il piano di seduta della sella risultava abbassato, mentre l&rsquo;utilizzo di una ruota anteriore da 21&rdquo; aumentava la luce a terra di 2 cm. Ottime le sospensioni Marzocchi in dotazione: forcella teleidraulica &ldquo;a corsa lunga&rdquo; e ammortizzatori idraulici regolabili. Inoltre su questo modello compare per la prima volta anche l&rsquo;ammortizzatore di sterzo.  DESIGN DI CARATTERE - Telaio e serbatoio rossi, supportati da parafanghi e fianchetti bianchi con tabelle portanumero gialle, danno una livrea che non passa inosservata, ma che tuttavia mantiene un aspetto &ldquo;serio&rdquo;. Le pedane poggiapiedi sono pieghevoli e lo scarico alto e fortemente rastremato al telaio si sviluppa sulla destra, anzich&eacute; sulla sinistra come nel modello precedente. I fianchetti sono in vetroresina, e su quello di sinistra si nota un interruttore che curiosamente esclude la luce posteriore: un accorgimento perpetrato affinch&eacute; un eventuale danneggiamento della lampadina durante le sollecitazioni del fuoristrada non mandi a massa l&rsquo;accensione.  QUASI 120 ALL&rsquo;ORA - I cerchi sono in acciaio, con pneumatici artigliati da 2,50 x 21 all&rsquo;anteriore e da 3,50 x 18 al posteriore. I mozzi sono in alluminio, il posteriore a cartella laterale, cos&igrave; da offrire l&rsquo;opportunit&agrave; di togliere rapidamente la ruota senza smontare freno e catena. Il motore del 165 monta un carburatore Dell&rsquo;Orto VHB da 25 mm (il 125 monta un 22 a vaschetta laterale) e ha le dimensioni del cilindro lievemente maggiori. La distribuzione &egrave; ad aste e bilancieri, con valvole verticali. La lubrificazione &egrave; a carter umido e l&rsquo;accensione a puntine, con impianto elettrico a 6V. Alesaggio e corsa dichiarano 60 x 58, e il rapporto di compressione &egrave; di 10:1. Il motore monocilindrico con termica in alluminio e canna riportata in ghisa gira allegramente fino a 9.800 giri/min, consentendo una potenza massima di quasi 17 CV e una velocit&agrave; di punta prossima ai 120 km/h. Cinque i rapporti del cambio e 97 kg il peso del mezzo.  Il prezzo della Corsaro Regolarit&agrave; 165 all&rsquo;epoca del suo debutto era di 485.000 Lire, 30.000 Lire in pi&ugrave; della versione 125. Questo modello rappresenta uno degli ultimi fuoristrada 4T che combattevano l&rsquo;irruenza dei 2T in un periodo sicuramente favorevole a quest&rsquo;ultimi.&nbsp; 

<p>La Corsaro Regolarit&agrave; del 1971, la 4 tempi capace di vedersela con le agguerrite avversarie 2T dell&#39;epoca</p> 

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Moto Morini Corsaro Regolarità 165 all'arrembaggio...