Novit&agrave; in arrivo da Borgo Panigale. Ducati sta preparando per il 2020 il lancio della rinnovata 959 Panigale. I colleghi di MCN hanno pizzicato la moto durante una sessione di collaudi e dalle foto il dato importantissimo che emerge &egrave; la conferma del motore bicilindrico. Niente V4 dunque per la &ldquo;piccola&rdquo; di casa.  CONFERME - In realt&agrave; il CEO Claudio Domenicali non aveva mai alimentato false speranze su questo punto, confermando la scelta di continuare sulla tradizione del V2, ma qualcuno, visto il successo della V4 Panigale anche in ambito sportivo, si era spinto nella previsione di un V4 di cilindrata inferiore.  MODIFICHE - Le linee della nuova baby sportiva Ducati saranno molto simili a quelle della sorella maggiore, mentre da un punto di vista tecnico si nota il monobraccio al posteriore. Pi&ugrave; grande anche lo scarico. Aumenter&agrave; la cubatura del motore in vista dell&#39;entrata in vigore della normativa Euro 5, che sfiorer&agrave; i 1.000 cc (sull&#39;attuale modello sono 955 cc. con 150 CV). Cambier&agrave; dunque anche la sigla? Una curiosit&agrave;: alcune, come 996, 998 e 999, sono state gi&agrave; utilizzate e fanno parte dell&#39;album di famiglia. Difficile che Ducati possa rispolverarle. La vedremo a Eicma 2019? 

<p>Ultimi collaudi per la rinnovata Panigale &#39;small&#39;, che potrebbe essere presentata a Eicma 2019.</p> 

Ducati: nel 2020 arriva la nuova &#39;baby Panigale&#39; ma senza V4

di Riccardo Piergentili  VALENCIA - Sotto le carene della Ducati 959 Panigale c'&egrave; l'ultima evoluzione del bicilindrico Superquadro, il primo omologato Euro 4. &Egrave; caratterizzato da un inedito impianto di scarico, voluminoso. Esteticamente non si tratta di un passo avanti ma dal punto di vista funzionale (risposta al gas, erogazione e allungo) questo propulsore &egrave; un riferimento all'interno della famiglia Panigale.  PI&Ugrave; CORSA, PI&Ugrave; CILINDRATA - Il nuovo propulsore, che promette 157 CV a 10.500 giri/minuto (la 899 eroga 148 CV) e con una coppia di 107,4 Nm a 9000 giri/minuto (la 899 eroga 99 Nm), ha una maggiore cilindrata grazie all'aumento della corsa, passata da 57,2 a 60,8 mm. Invariato l&rsquo;alesaggio, rimasto a 100 mm. Questa modifica ha reso necessario l'introduzione di un inedito albero motore, caratterizzato da un pi&ugrave; efficiente sistema di lubrificazione del perno di biella. Infine, sulla 959 &egrave; stata anche introdotta la frizione con sistema antisaltellamento.  L'ELETTRONICA ABBONDA - Come sulla maggior parte delle Ducati, anche sulla 959 Panigale l'elettronica abbonda. Il pacchetto di base comprende l'ABS, il controllo di trazione, il quick shift (che in accelerazione permette di inserire le marce senza chiudere il gas e usare la frizione) e il controllo del freno motore. Inoltre, grazie alla tecnologia dei riding mode (delle tarature elettroniche pre impostate: race, sport e wet), &egrave; possibile cambiare la configurazione di questi sistemi.  ABS PLURIREGOLABILE - La 959 Panigale monta un ABS Bosch 9MP con sensore di pressione integrato. Il sistema, che pu&ograve; anche essere disattivato, ha 3 livelli d'intervento. Il livello 1 &egrave; stato messo a punto per l'uso sportivo (anche in pista); il livello 2 &egrave; pi&ugrave; adatto all'uso su strada; il livello 3, il meno adatto all'uso al limite, permette all'elettronica di lavorare per assicurare una elevata stabilit&agrave; in frenata, importantissima in condizioni di scarsa aderenza.  IL FRENO MOTORE CHE SERVE - Il traction control della 959 Panigale non &egrave; abbinato a una piattaforma inerziale ma lavora grazie ad un sofisticato algoritmo (quindi un software) messo a punto nel mondiale Superbike. Il sistema ha 8 livelli d'intervento e si pu&ograve; disattivare. Sono di serie anche il quick shift (anche questo disattivabile) e il controllo del freno motore (EBC) che permette di rendere la fase d'inserimento in curva pi&ugrave; fluida. L&rsquo;EBC ha 3 livelli d'intervento.    157 CV O 100 CV? - Attraverso i riding mode (race, sport e wet), oltre a cambiare la configurazione dei sistemi sopra citati, &egrave; possibile modificare l'erogazione e la potenza del motore. In &ldquo;race&rdquo; il bicilindrico della 959 Panigale eroga 157 CV ed offre una risposta al gas molto pronta. In &ldquo;sport&rdquo; la potenza massima resta invariata ma l'erogazione &egrave; pi&ugrave; progressiva. In &ldquo;wet&rdquo;, infine, la potenza massima viene limitata a 100 CV.  CRUSCOTTO TECNOLOGICO - La 959 Panigale &egrave; dotata di un compatto cruscotto LCD (non a colori) che mostra numerose informazioni, tra le quali, ovviamente, il contagiri e la velocit&agrave; istantanea ma anche il riding mode inserito, con le rispettive tarature di EBC, DTC e ABS, modificabili dall&rsquo;apposito men&ugrave;. Sulla 959 Panigale pu&ograve; essere montato (come optional) il Ducati Data Analyser+ con funzione GPS (DDA+ GPS). Si tratta di un'acquisizione dati che, attraverso un apposito software, permette di analizzare numerosi dati (registrati dalla centralina motore), che vengono memorizzati su una chiavetta USB durante le sessioni in pista.  IL MOTORE... UN PO' TELAIO - Sulla 959 Panigale il motore funge anche da telaio, in quanto &egrave; l'elemento che collega il telaio anteriore monoscocca in alluminio (che svolge anche la funzione di scatola filtro) al forcellone (sempre realizzato in alluminio) a doppio braccio. Il peso dichiarato a secco &egrave; molto contenuto: soli 176 kg. La geometria di sterzo &egrave; rimasta invariata, con 24&deg; d'inclinazione del cannotto e 96 mm di avancorsa. Il pivot, invece, &egrave; stato abbassato di 4 mm rispetto alla 899 e l'interasse &egrave; passato da 1426 millimetri a 1431 millimetri.  FORCELLA SHOWA, AMMORTIZZATORE SACHS - La 959 Panigale &egrave; equipaggiata con una forcella Showa BPF con steli di 43 millimetri di diametro; &egrave; completamente regolabile nel freno idraulico in compressione e in quello in estensione, oltre che nel precarico molla. Al retrotreno c'&egrave; un ammortizzatore Sachs completamente regolabile.  TANTO GRIP AL RETROTRENO - Sulla 959 Panigale ci sono cerchi a 10 razze che &ldquo;calzano&rdquo; pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa: 120/70 ZR17 all'anteriore e la particolare 180/60 - ZR17&rdquo; al posteriore (di norma viene utilizzato un pneumatico 180/55 &ndash; ZR17&rdquo;), che garantisce una maggiore impronta a terra e, quindi, pi&ugrave; aderenza.  Qui puoi leggere come va la Ducati 959 Panigale.  Twitter: @Hokutonoken_79

La Ducati 959 Panigale monta il primo bicilindrico Superquadro omologato Euro 4, riconoscibile dal voluminoso impianto di scarico laterale.

Ducati 959 Panigale: la tecnica

959. Pi&ugrave; emozionante della 899; pi&ugrave; facile della 1299. Ducati ha trovato l'equilibrio perfetto del progetto Panigale.

Ducati 959 Panigale: la gallery

di Riccardo Piergentili  VALENCIA &ndash; Ducati 959 Panigale. Fino a pochi anni fa sarebbe stata una maxi, oggi viene considerata una media, dato che la sorella maggiore, la 1299 Panigale, monta un bicilindrico di ben 1285 cm3. L'elevata cilindrata della 959 Panigale, per&ograve;, non deve spaventare, perch&eacute; le iniezioni di potenza e di coppia sono arrivate insieme a una migliore guidabilit&agrave;. Merito dell'elettronica, della ciclistica, dei freni e delle gomme, che oggi permettono di sfruttare 157 CV come se fossero molti meno. Insomma, numeri alla mano la 959 Panigale &egrave; una maxi ma, una volta in sella, questa Ducati si guida come una media: gas spalancato, elevate velocit&agrave; di percorrenza e un contenuto sforzo fisico richiesto per avvicinarsi al limite. Poi, per&ograve;, guardando il tachimetro&hellip; si capisce che la 959 Panigale &egrave; veloce. Molto veloce.  DIVERSA DALLA 899 &ndash; Le altre novit&agrave; sono meno visibili. I condotti dell'airbox sono pi&ugrave; grandi, il plexiglass del cupolino &egrave; pi&ugrave; protettivo, i supporti degli specchi retrovisori sono pi&ugrave; corti e le pedane dal look racing sono pi&ugrave; rifinite. Indubbiamente il nuovo impianto di scarico (necessario per consentire al propulsore di rientrare negli standard Euro 4) &egrave; meno integrato col resto dei componenti e per questo motivo Ducati ha gi&agrave; sviluppato degli accessori (in titanio) in collaborazione con Akrapovic. C'&egrave; sia un impianto di scarico omologato (che resta montato lateralmente), che assicura un risparmio di peso di 1,6 kg, sia un impianto di scarico racing, che garantisce un risparmio di peso di ben 6 kg ed &egrave; posizionato in basso, come sulla 899 Panigale.  MAGGIORE VELOCIT&Agrave;, STESSO EQUILIBRIO &ndash; Si guida come una media ma &egrave; veloce come una maxi. &Egrave; questo il segreto del suo successo. La 899 Panigale aveva un ottimo equilibrio ciclistico ma al motore mancava un pizzico di emozionalit&agrave;, perch&eacute; la risposta al gas e il tiro in basso non erano quelli che ci potrebbe aspettare da una sportiva bicilindrica di quasi 900 cm3. La 959 Panigale, invece, ha pi&ugrave; &ldquo;birra&rdquo;, dappertutto, per&ograve; la potenza e la coppia in pi&ugrave; non creano problemi alla ciclistica, che funziona addirittura meglio di prima!    IL RETROTRENO NON MOLLA MAI - Anche su un circuito molto tortuoso come quello di Valencia, in sella alla 959 Panigale si pu&ograve; spalancare il gas senza timore, sia con le marce corte, sia con quelle lunghe. Il grip a disposizione &egrave; qualcosa di inimmaginabile. Parte del merito &egrave; dei pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa in mescola SC2 (gomme che possono essere acquistate da chiunque, in qualsiasi gommista) ma anche di un perfetto bilanciamento tra le quote ciclistiche e la tarature delle sospensioni.  LA PISTA SEMBRA UN BILIARDO - La forcella e l'ammortizzatore, infatti, riescono a controllare i trasferimenti di carico, sia in staccata, sia in accelerazione, permettendo di guidare al limite con una facilit&agrave; disarmante. Il fatto sorprendente &egrave; che questa taratura non penalizza la capacit&agrave; di &ldquo;digerire&rdquo; le asperit&agrave; dell'asfalto. In sella alla 959 Panigale sembra di viaggiare su un tavolo da biliardo e questa caratteristica sar&agrave; senza dubbio molto apprezzata da chi user&agrave; la moto anche su strada.  ELETTRONICA SOFISTICATA E FUNZIONALE - Utilizzando il riding mode sport il motore perde molta forza ai bassi e medi regimi e, sia il controllo di trazione, sia l'ABS, entrano spesso in funzione. Utilizzare la taratura sport non &egrave; la scelta migliore per andare alla ricerca del tempo sul giro ma &egrave; il sistema ideale per avvicinarsi ai track day, se non si ha troppa esperienza. In configurazione sport, infatti, &egrave; possibile frenare e accelerare senza temere di essere disarcionati. La sensazione di sicurezza trasmessa dall'elettronica &egrave; elevatissima e raggiungere il limite della moto diventa abbastanza facile.    UN RIDING MODE PER OGNI ESIGENZA - Poi&hellip; basta spingere un bottone, selezionando la modalit&agrave; race, e il carattere del bicilindrico Superquadro cambia notevolmente. Il tiro ai medi regimi diventa pi&ugrave; corposo, la risposta al gas pi&ugrave; diretta, le accelerazioni pi&ugrave; simili a quelle di una maxi sportiva. Per&ograve;, nonostante la cilindrata non certo contenuta, la 959 Panigale conserva un carattere da media ed &egrave; il suo bello. Anche sfruttando il massimo delle sue prestazioni, questa Ducati resta una moto a &ldquo;misura d'uomo&rdquo; e per domarla non bisogna essere dei piloti o degli amatori esperti.  GUIDARE AL LIMITE SENZA STRESS - Quando si pensa a una supersportiva di grossa cilindrata, immediatamente viene in mente qualcosa di emozionante ma anche stressante e spesso il gusto di guidare lascia il posto alla paura di non essere in grado di gestire un mezzo troppo impegnativo. La 959 Panigale &egrave; l'anello di congiunzione tra il pianeta delle maxi sportive da 200 CV e il mondo (ormai in via di estinzione) delle supersport, quelle moto compatte e leggere ma non facili da gestire a causa di motori potenti ma poveri di coppia, soprattutto ai medi regimi. La 959 Panigale &egrave; una sorta di regina dell'equilibrio, dove le prestazioni, il gusto di guida, la versatilit&agrave; e il fascino sono perfettamente bilanciati.  UN PREZZO PER OGNI COLORE - La Ducati 959 Panigale &egrave; disponibile in due colori: il classico rosso e l'elegantissimo bianco opaco. Nel primo caso il prezzo d'acquisto &egrave; stato fissato a 16.490 euro chiavi in mano; nel secondo a 16.790 euro chiavi in mano.  Qui puoi leggere la tecnica della Ducati 959 Panigale.  Twitter: @Hokutonoken_79  

4 risultati per '959 panigale'

Ducati: nel 2020 arriva la nuova 'baby Panigale' ma senza V4

Ducati 959 Panigale: la tecnica

Ducati 959 Panigale: la gallery

Ducati 959 Panigale: trionfo dell'equilibrio