        L&rsquo;avreste mai detto che qualcuno avrebbe realizzato, con la stampa 3D, una moto elettrica per il soccorso alpino? Ebbene &egrave; successo, e il merito va al produttore spagnolo di stampanti 3D BCN3D e all&rsquo;Elisava Racing Team della Scuola di Design e Ingegneria dell&rsquo;Universit&agrave; di Barcellona che insieme hanno progettato Dayna, uno speciale mezzo adibito alle operazioni di soccorso in montagna, o comunque in ambienti particolarmente ostili. Sono 19 le parti stampate in 3D, composte da vai materiali tecnici. Moto Guzzi V7 III, Vagabund realizza il concept V14 con stampa 3D Sensori, Bluetooth e GPS &ldquo;Con la loro conoscenza dei materiali e della tecnologia di stampa FFF, il team di BCN3D ci ha aiutato a completare la definizione della forma dei componenti per facilitare la stampa, nonch&eacute; a configurare le parti per avere una qualit&agrave; migliore e ridurre i supporti e i problemi durante la stampa&rdquo;, ha spiegato Jacobo Mateos, Project Manager dell&rsquo;Elisava Racing Team. Cosa c&rsquo;&egrave; alla base di Dayna? Un sistema intelligente connesso a Internet e dotato di sensori (sia di angolo cieco che di prossimit&agrave;), ma anche di Bluetooth e GPS. Tutti strumenti utili per permettere al mezzo di essere pi&ugrave; veloce nella risposta all&rsquo;emergenza e nell&rsquo;offrire i soccorsi. Il progetto, qualora la moto dovesse essere commercializzata, &egrave; quello di collegare i dispositivi di localizzazione GPS con i dati delle app dei motociclisti per permettere una preventiva assistenza in caso di incidente. I materiali  Per i materiali &egrave; stato fatto un ragionamento ben preciso. Quelli delle componenti che devono entrare contatto con le batterie o con l&rsquo;elettronica sono stati stampati con l&rsquo;ABS (che non &egrave; il sistema anti bloccaggio, ma l&rsquo;Acrylonitrile Butadiene Styrene), sfruttandone la resistenza strutturale e termica e la bassa carica statica, mentre per le parti in cui la resistenza all&rsquo;attrito era fondamentale &egrave; stato utilizzato il PA. Ma ci sono anche altri componenti, con specifiche esigenze, che hanno richiesto ancora altri materiali: un esempio &egrave; il parafango, elemento soggetto alla rottura a causa degli urti, per il quale &egrave; stato utilizzato il filamento composito in fibra di vetro PP GF30 di BCN3D. A fare tutto il lavoro ci ha pensato la Epsilon W50, la pi&ugrave; grande stampante 3D di BCN3D. Superstrata Ion, la prima e-bike stampata in 3D con fibra di carbonio       

Realizzata dal produttore spagnolo di stampanti 3D BCN3D e all&rsquo;Elisava Racing Team, ha 19 parti stampate in 3D, composte da vai materiali tecnici

Dayna, moto elettrica con stampa 3D per il soccorso alpino

        Era il lontano 2006 quando ad EICMA furono tolti per la prima volta i veli alla Bimota Tesi 3D, una moto che dopo circa 16 anni riproponeva al pubblico il particolarissimo forcellone, in questo caso per&ograve; a traliccio, e un motore preso in prestito dalla Ducati Multistrada 1100 da 97 cv a 8.500 giri/min. Tuttavia, da quella espressione mostrata a Milano, circa dieci anni dopo nacque la Tesi 3D Final Edition, una versione prodotta in soli 45 esemplari e con caratteristiche di maggior rilievo rispetto alla sorella pi&ugrave; vecchia. Ora, uno di questi rari modelli &egrave; stato messo in vendita presso una concessionaria del Regno Unito. Bimota, conferme in arrivo: la KB4 pronta a marzo? CARATTERE DA VENDERE  La Final Edition presente in stock presso Start It Up Motorcycle &amp; Performance, nel Norwich, presenta lo stesso identico motore bicilindrico Ducati V2 della versione 3D standard. Eppure, nonostante le prestazioni non da prima della classe, presenta caratteristiche aggiornate rispetto alla precedente versione base, tra cui una frizione in bagno d&rsquo;olio, sospensioni TTX Ohlins completamente regolabili, pinze freno Brembo, sistema di scarico in titanio con uscita laterale - differente rispetto al doppio scarico presente sotto al codino nella versione standard -, pneumatici OZ e carenatura completamente in fibra di carbonio. L&rsquo;edizione finale dell&rsquo;esclusiva moto riminese &egrave; stata messa in vendita dalla concessionaria inglese per 31.995 sterline (circa 36.800 euro al cambio) e viene fornita con certificato di autenticit&agrave;, cavalletto paddock, telo coprimoto Bimota e una garanzia per i primi due anni. Prova Bimota Tesi H2, i voti del #SottoEsame        

La Final Edition presente in stock presso Start It Up Motorcycle &amp; Performance, nel Norwich, presenta lo stesso motore Ducati V2 della versione 3D standard

Bimota Tesi 3D Final Edition, in vendita uno dei 45 esemplari

Questa Final Edition presente in stock presso Start It Up Motorcycle & Performance, nel Norwich, presenta lo stesso motore Ducati V2 della versione 3D standard ed è uno dei soli 45 esemplari prodotti. Eccola in queste foto

Bimota Tesi 3D Final Edition

        Tornare in sella alla propria moto dopo un raro tumore alle ossa: l&rsquo;impresa &egrave; stata possibile grazie ai medici dell&rsquo;Istituto Rizzoli di Bologna, che hanno eseguito un delicato intervento su un uomo di 40 anni ricostruendo la sua spalla sinistra in 3D. ADDIO MOTO? NO Il 40enne, appassionato di moto, si era visto diagnosticare un osteosarcoma,tumore osseo molto raro e aggressivo: necessaria l&rsquo;asportazione della parte di osso colpita. L&rsquo;operazione, fortunatamente, &egrave; stata di tipo conservativo perch&eacute; il cancro non si era ancora esteso e le funzionalit&agrave; del braccio erano preservate. I movimenti, tuttavia, erano compromessi dato l&rsquo;interessamento della scapola nell&rsquo;operazione. RIZZOLI RIFERIMENTO IN ITALIA I&rsquo;Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna &egrave; il centro di riferimento in Italia, e il team del dott. Giuseppe Bianchi ha scelto di utilizzare la metodica pi&ugrave; moderna per la ricostruzione di segmenti scheletrici a geometria complessa: resezione misurata e ricostruzione con protesi personalizzata con stampa 3D. Questo tipo di operazione evita l&rsquo;asportazione completa della scapola, che priverebbe il paziente del movimento dell&rsquo;arto interessato. L&rsquo;intervento, eseguito nell&rsquo;autunno 2019, &egrave; riuscito ottimamente e il paziente ha effettuato tutto il percorso di riabilitazione arrivando a recuperare le funzionalit&agrave; del braccio fino a poter salire di nuovo in sella alla sua moto. Il lieto fine di questa vicenda si &egrave; manifestato, simbolicamente, nella consegna della tessera di socio onorario del Moto Club Ior, l&rsquo;associazione dei dipendenti del Rizzoli amanti delle due ruote. Il club ha gi&agrave; invitato il ragazzo a visitare il quartier generale di Bologna una volta passata l&rsquo;emergenza Covid. Una brutta notizia che si &egrave; trasformata in una splendida conclusione, grazie all&rsquo;eccellenza della medicina italiana. Vuole rubare una Ducati ma... davanti ai poliziotti: arrestato       

L'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna ha utilizzato la metodica pi&ugrave; moderna per ricostruire la parte di osso colpita dal tumore. Dopo un anno di riabilitazione, l'arto &egrave; stato pienamente recuperato e il 40enne &egrave; risalito in sella, diventando socio onorario del Moto Club Ior

Torna in moto dopo l'operazione: spalla ricostruita in 3D

        Vi abbiamo parlato tante volte di quanto il settore delle bici elettriche stia vivendo il suo momento d&rsquo;oro. Nuovi modelli, nuove persone che si avvicinano alle e-bike e interessanti novit&agrave;, come la prima bicicletta stampata in 3D in fibra di carbonio completamente personalizzabile. A lanciarla &egrave; stata l&rsquo;azienda Superstrata: l&rsquo;idea di base &egrave; che ogni ciclista abbia la propria bicicletta su misura, secondo le caratteristiche fisiche. Bosch Design Vision, e-bike da fantascienza Due modelli disponibili Sono due i modelli disponibili realizzati dall&rsquo;azienda: Superstrata Terra e Superstrata Ion. La prima &egrave; una bici tradizionale, la seconda - quella che ci interessa di pi&ugrave; - &egrave; la versione elettrica. Il progetto &egrave; ambizioso e, infatti, non &egrave; ancora partita la produzione: su IndieGoGo &egrave; stata aperta una campagna per finanziare questa innovativa bici e, a quanto sembra, l&rsquo;obiettivo &egrave; stato ampiamente raggiunto. Progetto possibile Superstrata Ion si far&agrave;, dunque. Ma vista la tecnologia utilizzata per la sua produzione (la stampa 3D) e le infinite possibilit&agrave; di personalizzazione, di che prezzo si parla? Per fortuna, nessuna cifra da capogiro: 1.145 euro per la Terra e 1.585 euro per l&rsquo;elettrica Ion, con tanto di spedizione in tutto il mondo. Bottecchia, bonus triplicato per le bici a pedalata assistita       

Insieme alla sorella tradizionale Terra, queste due bici potrebbero essere presto realt&agrave; e ogni ciclista avr&agrave; a disposizione la possibilit&agrave; di personalizzarle, secondo le proprie caratteristiche fisiche

Superstrata Ion, la prima e-bike stampata in 3D con fibra di carbonio

        Lo scorso anno aveva fatto molto scalpore la moto costruita con la stampa in 3D. La due ruote in questione &egrave; la VIBA Jane, una personale interpretazione della Honda Monkey 125 di VIBA, customizzatore francese di particolari esemplari in edizione limitata (questa volta sono 23). Il progetto &egrave; stato realizzato in collaborazione con SLM Solutions, specialisti tedeschi della stampa 3D. La tecnologia da loro utilizzata &egrave; la Selective Laser Imaging e parte da una polvere in lega di alluminio, poi surriscaldata con il laser per modellare le forme. Finalmente sappiamo il prezzo di questa estrosa e piccola creatura: 30mila dollari (poco meno di 28mila euro), per&nbsp;la Monkey 125 pi&ugrave; costosa al mondo.  Nowlab Nera, la prima moto stampata in 3D Tecnologia e innovazione Si pu&ograve; dire di tutto, ma non che il mondo della stampa 3D sia poco affascinante. Realizzare moto con questa tecnica innovativa spinge il design e lo sviluppo delle due ruote oltre confini ancora poco esplorati. E VIBA Jane ne &egrave; la prova: &egrave; la prima moto ad avere un serbatoio (con struttura a nido d&rsquo;ape) completamente stampato in 3D. Della base Honda Monkey 125 &egrave; stata rivista tutta la parte anteriore: dal parafango alla mascherina frontale. Nuove leve di freno e frizione: adesso sono delle unit&agrave; cave al cui interno si trovano gli indicatori di direzione. Parliamo, poi, della sella. &Egrave; stata rivestita in lino grigio, con tanto di cinturino arancione che fa pendant con le cinghie ferma bagaglio sul portapacchi anteriore. La meccanica All&rsquo;interno la Honda Monkey 125 rimane intatta. &Egrave; stato mantenuto il telaio monotrave in acciaio e anche il motore da 125 cc raffreddato ad aria da 9,4 CV. Una custom davvero fuori dall&rsquo;ordinario, ma decisamente costosa. Tecnologia e innovazione valgono il prezzo? Given, la CR&amp;S Vun diventa "Sportiva"       

Si chiama VIBA Jane, &egrave; stata realizzata dal customizzatore francese VIBA in collaborazione con SLM Solutions. Sulla base della mini-bike Honda, una moto che supera i confini del design grazie a tecniche innovative

Honda Monkey 125 esclusiva: stampata in 3D per 30mila dollari

Si chiama VIBA Jane, è stata realizzata dal customizzatore francese VIBA in collaborazione con SLM Solutions. Sulla base della mini-bike Honda, ecco una moto che supera i confini del design grazie a tecniche innovative. Il costo? 30mila dollari 

Honda Monkey 125 custom stampata in 3D FOTO

        Una moto &ldquo;milanese&rdquo; rivista da un customizzatore milanese: La CR&amp;S Vun, uno dei due modelli prodotti dalla Casa fondata nel 1992 e che d&agrave; i nomi ai suoi modelli contandoli in dialetto meneghino, diventa &ldquo;Sportiva&rdquo;, moto custom realizzata da Given MotoDesign.  QUATTRO ANNI DI LAVORO La Sportiva nasce da una collaborazione lunga quattro anni tra Given e il proprietario del modello originale, John Van Houten, che ha proposto degli schizzi e consigliato varie modifiche in corso d&rsquo;opera. Given ha una lunga esperienza con la Vun (che in dialetto milanese vuol dire &ldquo;uno&rdquo;) ed &egrave; intervenuta principalmente su coda e cupolino della moto datata 2005. STAMPA 3D La customizzazione &egrave; avvenuta tramite la stampa 3D: la carena &egrave; stata progettata al computer e ottimizzata sfruttando le capacit&agrave; delle stampanti: il reticolo calibrato tipo Honeycomb fornisce una struttura autoportante, leggera ma robusta. La stampa ha impiegato 60 ore per essere completa. MODIFICHE Il cupolino originale &egrave; stato rimpiazzato da uno di origine Honda CBR1000RR. La parte in plexiglass &egrave; stata modellata per essere reperita e sostituita in ogni parte del mondo. Verniciatura, grafica e livrea sono in collaborazione con Kaos Design, mentre accessori e illuminazione sono frutto del lavoro di Rizoma, che ha gi&agrave; una lunga esperienza con CR&amp;S. Elementi LED affiancano le piastre telaio in CNC. H-D WLA 750 by V Motorcycles: special made in Friuli       

Carena realizzata con stampa 3D, la customizzazione &egrave; un lavoro di quattro anni in collaborazione con Kaos Design e Rizoma su indicazioni del proprietario John Von Houten

Given, la CR&S Vun diventa "Sportiva"

Con il Configuratore 3D disponibile sul sito ufficiale ogni cliente potrà personalizzare tuta, giacca o pantaloni, aggiungendo accessori, scritte o immagini. Terminata la configurazione, sarà confezionato un prodotto unico, realizzato a mano 

Dainese Custom Works - LE FOTO

Dainese Custom Works, personalizzazione online - LE FOTO

Prodotti su misura e creazione del proprio design online. Dainese presenta al pubblico Custom Works, il servizio di personalizzazione dei capi del marchio, che unisce l&#39;esperienza coinvolgente della configurazione digitale all&#39;artigianlit&agrave; di un prodotto unico realizzato a mano.&nbsp;    IN QUASI MEZZO SECOLO&nbsp; di attivit&agrave;, Dainese ha collaborato con i pi&ugrave; grandi nomi del motociclismo, da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, per quanto riguarda la realizzazione di tute personalizzate.&nbsp;Ora con Custom Works, l&#39;azienda offre a tutti i motociclisti il proprio know how, consentendo ai clienti di poter confezionare un prodotto su misura, scegliere tra una vasta gamma di colori, accessori e inserire scritte e immagini.  LA NOVITA&#39; DI CUSTOM WORKS&nbsp;&egrave; il Configuratore 3D raggiungibile dal sito internet dedicato tramite il quale si pu&ograve; personalizzare in tempo reale la propria tuta, la propria giacca o i propri pantaloni in maniera semplice e intuitiva con la possibilit&agrave;, ulteriore, di&nbsp; aggiungere accessori (placche, saponette) e caricare scritte o immagini che poi confluiranno nel prodotto finale. Terminata la configurazione online del proprio prodotto, per completare l&#39;acquisto si dovr&agrave; fissare un appuntamento in uno dei Certified Custom Works Centers, rete autorizzata e certificata di negozi Dainese, dove, grazie al supporto di un consulente specializzato, verranno raccolte le 25 misure anatomiche necessarie a realizzare un prodotto che sia perfettamente adatto alle esigenze e all&rsquo;uso che il motociclista dovr&agrave; farne. Oltre a seguire le fasi di confezionamento, in ogni store della rete Custom Works Centers, i clienti potranno toccare con mano tecnologie, materiali e accessori che danno vita alle pi&ugrave; avanzate tute Dainese da Gran Premio.&nbsp; 

Tute, giacche e pantaloni personalizzabili attraverso un Configuratore 3D. Poi, in negozio, si prendono le misure per confezionare un capo unico, fatto a mano e realizzato per soddisfare le esigenze specifiche di ogni singolo cliente

Dainese Custom Works, il servizio di personalizzazione online

Prodotta da un colosso del settore, è stata presentata al Formnext di Francoforte. E’ tutta in 3D tranne l’impianto elettrico, il motore e la batteria  

Nera: la prima moto in 3D - LE FOTO

Si fa un gran parlare della stampa in 3 in questo periodo, e spesso viene utilizzata per la prototipazione rapida. Ma finora una moto tutta stampata in 3D non si era mai vista. Adesso, invece, &egrave; una realt&agrave;: si chiama Nera ed &egrave; stata realizzata da Nowlab e dal colosso della stampa in 3D BigRep, che ha sede in Germania. E&rsquo; stata presentata al Formnext di Francoforte e tutte le parti sono state disegnate in 3D da Marco Mattia Cristofori, product designer e Maximilian Sedlak, applications specialist e parametric designer. Anche le gomme, i cerchi, il telaio, la forcella e la sella sono in 3D.  OLTRE I LIMITI -&nbsp;&quot;Nera combina diverse innovazioni sviluppate da Nowlab, come il pneumatico privo di aria, l&#39;integrazione funzionale e la tecnologia dei sensori incorporati&quot;, spiega Daniel B&uuml;ning, co-fondatore e Managing Director di Nowlab. &quot;Questa moto e gli altri prototipi spingono i limiti della creativit&agrave; ingegneristica e rimodelleranno la tecnologia dell&rsquo;automotive cos&igrave; come la conosciamo&quot;, annuncia B&uuml;ning.  E&rsquo; probabile che il futuro sia sempre pi&ugrave; in 3D. E la Nera &egrave; una moto &ldquo;funzionante&rdquo;, stando a quanto dichiarato dai produttori. Ma qualche dubbio sul grip degli pneumatici stampati in 3D &egrave; lecito averlo...  CHI E&rsquo; BIG REP - BigRep sviluppa le stampanti 3D di produzione seriale pi&ugrave; grandi al mondo, ed &egrave; un punto di riferimento del settore per la stampa su larga scala. Le stampanti di BigRep sono scelte da ingegneri, progettisti e produttori di aziende leader nei settori industriale, automobilistico e aerospaziale. Attraverso collaborazioni con i suoi partner strategici - tra cui Bosch Rexroth, Etihad Airways e Deutsche Bahn - e investitori chiave - tra cui BASF, Koehler, Kl&ouml;ckner e K&ouml;rber - BigRep continua a sviluppare nuove soluzioni. Fondata nel 2014, ha sede a Berlino con uffici a Boston e Singapore. 

Prodotta da un colosso del settore, &egrave; stata presentata al Formnext di Francoforte. E&#39; tutta in 3D tranne l&#39;impianto elettrico, il motore e la batteria

Nowlab Nera, la prima moto stampata in 3D

        Rivoluzione in vista per quanto riguarda i ricambi grazie a BMW Motorrad: a partire dalla prossima estate arriver&agrave; un&rsquo;attrezzatura optional davvero speciale: si chiama BMW Motorrad iParts ed &egrave; un sistema per la stampa 3D che permetter&agrave; alle concessionarie e ai clienti di stampare sul posto i pezzi di ricambio necessari cos&igrave; da poter riprendere il viaggio il pi&ugrave; in fretta possibile.&nbsp; &nbsp; Stampanti 3D in concessionaria &nbsp;- Il sistema per la stampa 3D approder&agrave; inizialmente in 250 partner commerciali BMW Motorrad. Il sistema per la stampa 3D comprende un centro di elaborazione integrato e permette la fabbricazione e la successiva lavorazione di parti complesse e di grandi dimensioni come ad esempio ingranaggi conici, corone dentate e vani motore. In questo modo BMW Motorrad porter&agrave; l&rsquo;intero settore dei pezzi di ricambio a un livello pi&ugrave; alto: il nuovo sistema consentir&agrave; la disponibilit&agrave; immediata di quei pezzi di ricambio richiesti di rado e dunque generalmente assenti dalle scorte di magazzino delle concessionarie BMW Motorrad. Stampanti 3D tascabili da trasportare sulla moto - Pezzi pi&ugrave; piccoli come leve del freno, della frizione o del cambio, tappi delle valvole, piastre forcella e vetri per indicatori di direzione possono essere stampati dagli stessi clienti BMW grazie alla BMW Motorrad iParts 3D Mobile Printer. Un&rsquo;operazione che pu&ograve; essere effettuata ovunque, a casa come per strada, dato che questa comoda attrezzatura altamente tecnologica si pu&ograve; comodamente riporre nel bauletto posteriore o in quello laterale.  Il bauletto in carbonio - Per compensare il peso aggiuntivo della stampante &egrave; stato realizzato uno speciale bauletto posteriore in fibra di carbonio CFRP con una riduzione di circa 4.5 kg rispetto al bauletto. La speciale struttura a strati della fibra di carbonio CFRP garantisce l&rsquo;attenuazione di rumori e vibrazioni per un utilizzo senza interruzioni della stampante. Si &egrave; anche riuscita a integrare l&rsquo;alimentazione elettrica nel laminato cos&igrave; da evitare la presenza di cavi a vista.  Download di dati relativi al design - Dati relativi al design e specifiche riguardanti i materiali necessari per procedere alla stampa vengono forniti da BMW iCloud, tanto a casa del cliente quanto durante il viaggio: i dati vengono scaricati sul sistema di stampa 3D tramite smartphone, tablet o PC. Stampare senza connessione - Per effettuare il download &egrave; necessaria una connessione internet ma chi si trova a viaggiare in moto in aree particolarmente remote potr&agrave; utilizzare un&rsquo;apparecchiatura optional: BMW Motorrad iParts Explorer. Si tratta di uno strumento che consente di salvare direttamente sullo smartphone prima della partenza per un viaggio una selezione di dati relativi a pezzi di ricambio di cui si potrebbe eventualmente avere bisogno.  LA STAMPA 3D - Ha fatto il suo esordio nel settore dello sviluppo dei pezzi ricambio circa 20 anni fa nell&rsquo;ambito della cosiddetta Rapid Prototyping. Gi&agrave; allora era possibile creare pezzi di ricambio dalla plastica utilizzando la tecnologia laser e un metodo di stratificazione CNC (computer a controllo numerico). Questa tecnica da allora ha fatto progressi considerevoli e ora &egrave; possibile produrre pezzi di ricambio in diverse leghe metalliche utilizzando la Selective Laser Sintering (SLS).  Oltre alla possibilit&agrave; di creare componenti in alluminio, acciaio e titanio le stampanti 3D BMW Motorrad iParts permettono di realizzare rapidamente parti in plastica. Questo significa che, ad esempio, il vetro dell&rsquo;indicatore di direzione che si &egrave; rotto durante una caduta potr&agrave; essere rapidamente sostituito con una versione realizzata con la stampante. &Egrave; persino possibile rimpiazzare uno specchietto retrovisore rotto utilizzando la BMW iParts 3D printer.  I test - BMW Motorrad ha svolto approfonditi test funzionali e di resistenza su tutti i componenti ritenuti idonei alla stampa 3D &ndash; inizialmente in laboratorio e quindi sul campo. La BMW Motorrad iParts 3D Mobile Printer &egrave; stata di recente esposta alle condizioni estreme: nell&rsquo;outback australiano, anche a temperature con picchi superiori ai 48 gradi Celsius e con elevati volumi di polvere, i componenti replicati non differivano sotto alcun aspetto dai pezzi di ricambio corrispondenti di fabbricazione tradizionale. E&rsquo; stata esposta anche al gelo estremo dell&rsquo;Antartide dove, a temperature di 52 gradi sotto zero, il team di testing BMW Motorrad ha seguito le orme di Roald Amundsen, viaggiando su quattro BMW R 1200 GS per raggiungere il Polo Sud il 16 dicembre dello scorso anno. Il lancio sul mercato di questa nuova attrezzatura optional BMW Motorrad iParts e della BMW Motorrad iParts 3D Mobile Printer avverr&agrave; nel mese di settembre 2018.          

Le leve del freno, della frizione e del cambio potranno essere stampati dagli stessi clienti, cos&igrave; come i tappi delle valvole, le piastre forcella e i vetri delle frecce

Rivoluzione BMW: i ricambi si stampano dalla moto

La moto sovralimentata di Akashi diventa naked, con il telaio, il serbatoio e il forcellone stampati in 3D

Divergent H2 Dagger: foto

La Kawasaki H2 diventa naked? In versione special s&igrave;, anche se per ora la Casa di Akashi non si pronuncia sulla possibilit&agrave; di &quot;svestire&quot; la supercharged.  Ci ha pensato, per&ograve;, la Divergent 3D, un&#39;azienda specializzata nella tecnologia della stampa 3D. Non si tratta, fra l&#39;altro, del primo &quot;esperimento&quot; di questa start-up, che fa capo a Kevin Czinger, e che ha di recente realizzato la supercar Blade sempre in 3D, una tecnologia che sfrutta il procedimento additivo per combinare particelle di metallo e micro-tubi in fibra di cambonio.    Partendo da un esemplare della moto sovralimentata di Kawasaki, lo hanno spogliato di tutta la sua carenatura e poi hanno cominciato a intervenire sugli elementi strutturali. Il telaio a traliccio, il serbatoio e anche il forcellone posteriore sono stati completamente rivisitati, anzi, stampati in 3D, con una riduzione del peso del 50%.  Il risultato &egrave; quello di una naked minimalista ma pur sempre muscolosa, che lascia bene in vista il suo cuore quadricilindrico da 1000 cc sovralimentato.  Per ora &egrave; un esercizio di stile, ma ci fa capire cosa &egrave; in grado di fare la Divergent 3D, che del resto ha da poco stretto un accordo con il gruppo PSA, per l&#39;industria automobilistica di Peugeot e Citroen.  Intanto la Kawasaki Dagger e la Supercar Blade fanno bella mostra di s&egrave; al CES. 

Divergent H2 Dagger: la Kawasaki in 3D

La quarta puntata di In Moto Lab &egrave; dedicata alla fase creativa e alla realizzazione del pezzo tramite stampa 3D. La moto prende forma...

In Moto Lab, la nostra special (pt. 4): dal monitor alla realtà

&nbsp;  Sulla scorsa puntata (la terza) di In Moto Lab&nbsp;eravamo rimasti alla nuvola di punti, una &ldquo;massa digitale&rdquo; composta da centinaia di migliaia di poligoni. &Egrave; da questo file tridimensionale che comincia la seconda fase della modellazione, questa volta dentro al computer. Usando come riferimento la nuvola di punti si producono a mano dei poligoni che descrivono le forme in maniera strutturale e pulita: uso il termine pulita perch&eacute; la precisione con cui il laser acquisisce le forme &egrave; tale che, zoomando, si possono vedere anche le impronte digitali impresse dalle dita sulla plastilina. Quando tutti i poligoni strutturali sono stati posizionati il modello appare tutto a spigoli vivi.&nbsp;  LA FASE CREATIVA - La fase successiva &egrave; forse la pi&ugrave; creativa, infatti oltre a parametri numerici che definiscono i raggi di raccordo fra i poligoni, &egrave; possibile anche intervenire con vere e proprie deformazioni vettoriali. Se con &ldquo;deformazioni vettoriali&rdquo; ho perso la vostra attenzione non dovete preoccuparvi, anche io al liceo facevo fatica con le equazioni. Per fortuna i software di oggi non fanno compiti in classe e sebbene non siano facili da usare, tutto quello che riguarda gli aspetti matematici viene gestito automaticamente dal computer: diciamo che &ldquo;pigiando e tirando lineette&rdquo; sul monitor si modificano le forme e si arrotondano gli spigoli. Queste azioni sono effettuate con uno specifico &ldquo;3D mouse&rdquo;, che assomiglia molto ad un volume dello stereo circondato da tasti, con cui diventa facile ruotare l&rsquo;immagine a monitor e selezionare le funzioni. Anche la struttura del telaio viene inserita nel file della moto, in questo modo i punti di ancoraggio vengono posizionati correttamente.  LA REALIZZAZIONE DEL PEZZO - Approvata la forma a monitor si passa alla realizzazione del pezzo. La stampa 3D &egrave; certamente una delle pi&ugrave; incredibili rivoluzioni tecnologiche in atto. Quando guardo una moderna stampante ad estrusore penso alla mia prima Epson in bianco e nero a 8 aghi e a quanto tempo serviva per stampare un foglio A4 (ronzio incluso): sono certo che fra 10 anni la stampa 3D sar&agrave; in ogni casa e produrr&agrave; la maggior parte dei nostri oggetti. Frequentando in questi giorni Juno Design ho avuto modo di scoprire cosa ha in serbo il futuro della stampa 3D: ho visto delle lavorazioni in metallo cos&igrave; minute e dettagliate da esaltarmi, ad esempio una turbina a 100 pale non pi&ugrave; grande di 1,5 cm di diametro, pale pi&ugrave; sottili di una lama da rasoio!  STAMPA 3D - Per realizzare i pezzi della nostra special abbiamo usato sia delle Makerbot sdm (a filo), sia la pi&ugrave; avanzata Objet Connex3 con tecnologia polyjet, una specie di stampante a getto di inchiostro che lavora a strati e permette di creare oggetti dai colori brillanti con densit&agrave; ed elasticit&agrave; variabile, rigidi, flessibili, trasparenti e durevoli. Quello che succede dopo ha dell&rsquo;incredibile, nel giro di qualche giorno le macchine producono i pezzi che possono essere montati con i dadi e i bulloni in metallo e svelano le forme simmetriche e perfettamente raccordate della carenatura e del telaio ausiliario. Dopo questo salto nel futuro, sul prossimo numero torneremo sulla terra per ricominciare a parlare di componenti e meccanica. 

In Moto Lab, la nostra special (pt. 4): dal monitor alla realt&agrave;

        Dall&rsquo;arredamento di casa agli interni degli aerei, la stampa 3D sembra essere il futuro della produzione. E potrebbe esserlo anche nel settore moto. L&rsquo;azienda APWorks, controllata al 100% di Airbus Group, lavora infatti in questo campo dal 2013: produce parti in metallo ottimizzate bionicamente per per una vasta gamma di settori, da quello aerospaziale a quello automobilistico e della robotica. La sua ultima creazione? Il prima moto stampata in 3D al mondo, con un peso di 35 kg.  Soprannominata &ldquo;The Light Rider&rdquo;, la APWorks &egrave; davvero un peso piuma della sua categoria. Con un motore elettrico da 6 kW,&nbsp; &egrave; capace di passare da zero a 80 km all'ora in pochi secondi e ha un telaio che pesa soli 6 kg, La prima moto elettrica stampata in 3D al mondo &egrave; del 30% pi&ugrave; leggera rispetto alle moto convenzionalmente prodotte.  Le tecnologie di stampa 3D &nbsp;hanno rivoluzionato il processo di progettazione e produzione - non solo in termini di struttura ed estetica, ma anche con un notevole risparmio di peso. APWorks ha utilizzato un algoritmo per sviluppare la struttura ottimizzata della Light Rider per mantenere il peso al minimo, pur garantendo un telaio abbastanza forte per gestire i carichi di peso e le sollecitazioni di guida di tutti i giorni. Il risultato &egrave; una moto che sembra pi&ugrave; un esoscheletro che una moto. Ma era l&rsquo;obiettivo di APWorks. "La struttura cava complessa e ramificata non avrebbe potuto essere prodotta con tecnologie di produzione tradizionali come la fresatura o la saldatura", ha detto Joachim Zettler, CEO di Airbus APWorks GmbH. "I progressi nella produzione a strati additivi ci hanno permesso di realizzare il progetto bionico che abbiamo immaginato per la moto, senza dover apportare alcuna modifica sostanziale. Grazie a queste tecnologie, le limitazioni che affrontano la produzione convenzionale scompaiono ", ha aggiunto.  Ogni parte 3D del telaio del Light Rider - realizzato con un sistema di stampa laser 3D selettivo che amalgama milioni di particelle di lega di alluminio - &egrave; costituito da migliaia di sottili strati di soli 60 micron di spessore.   "Abbiamo sfruttato ulteriormente i vantaggi della stampa 3D metallica utilizzando il nostro materiale, lo Scalmalloy, per la costruzione del telaio," ha dichiarato Zettler. Scalmalloy &egrave; una lega di alluminio resistente alla corrosione che &egrave; virtualmente forte come il titanio. Il materiale combina alta resistenza con uno straordinario livello di duttilit&agrave;, che lo rende un materiale particolarmente interessante da utilizzare per le parti altamente sollecitate nel campo della robotica, delle applicazioni automotive e aerospaziali.  Non &egrave; necessario aspettare a lungo per avere la possibilit&agrave; di guidare la moto del futuro: APWorks offre gi&agrave; una produzione limitata di 50 Light Rider, da prenotare sul sito www.lightrider.apworks.de &nbsp;       

Realizzata dall'azienda tedesca APWorks, la prima moto stampata con tecnologia 3D &egrave; un vero peso piuma: appena 35 kg

Light Rider, la moto in 3D

La supersportiva elettrica italiana Energica Ego, studiata e sviluppata grazie alla stampa 3D e ai materiali Windform, dal 15 al 17 maggio &egrave; al Maker Faire di San Francisco   Parti e componenti realizzati con il 3D Printing diventano parti finali e prototipi funzionali grazie alla famiglia dei materiali Windform. Caricate con fibre di vetro o fibre di carbonio, queste polveri a base poliammidica hanno cambiato il concetto di prototipazione rapida in produzione rapida. Processi che prima richiedevano l&rsquo;impiego di stampi per la costruzione e lo studio dell&rsquo;oggetto con il Windform sono passati alla tecnologia additiva di ultima generazione.  A San Francisco si potr&agrave; ammirare la nuova generazione di stampa 3D quella fatta in Windform e vedere da vicino micro satelliti impiegati in missioni aerospaziali, dispositivi medici,&nbsp;costruiti sulla personalizzazione del portatore, oggetti di design dalle forme pi&ugrave; svariate come le maschere Mater del brand Carapace (carapaceproject.com), vere e proprie parti di auto da corsa e persino una moto elettrica supersportiva, studiata e sviluppata con i materiali Windform: Energica Ego in 3D a San Francisco, che si pu&ograve; considerare un elogio al design italiano, all&rsquo;alta tecnologia e alle prestazioni d&rsquo;avanguardia.  I materiali Windform sono presenti sul mercato da oltre 20 anni, quando ancora la tecnologia additiva era agli inizi in America e pressoch&eacute; sconosciuta in Europa. Una lungimiranza portata avanti da CRP Technology (crptechnology.com), l&rsquo;azienda proprietaria dei materiali che rappresenta una delle realt&agrave; produttive di particolari in fabbricazione additiva pi&ugrave; significative e qualificate.  Oggi il Windform offre al mercato mondiale una concreta alternativa alle metodologie tradizionali di produzione per piccole serie, per la realizzazione di prototipi funzionali e componenti finali. Importanti passi avanti sono stati fatti sul Windform, come i test di outgas per l&rsquo;impiego in ambito spaziale, i test epicutanei per il settore medicale, moda e design e i test di non conduttivit&agrave;, andando ad ampliare l&rsquo;uso del Windform in tutti quegli ambiti in cui sia richiesto un materiale isolante, impermeabile, altamente resistente, con l&rsquo;opportunit&agrave; di poter essere lavorato con le attrezzature CNC della meccanica di alta precisione. Un unico materiale, due diverse tecnologie, quella del 3D Printing e della lavorazione CNC di precisione, che hanno trasformato in realt&agrave;, soluzioni applicative fino a qualche anno fa impensabili da realizzare con i metodi tradizionali.  Fiammetta La Guidara

La supersportiva elettrica italiana Energica, sviluppata con stampa 3D e materiali Windform, dal 15 al 17 maggio &egrave; al Maker Faire di San Francisco