Si chiama &ldquo;freccia nera&rdquo; in svedese ed &egrave; una vera scrambler con motore monocilindrico. Arriver&agrave; sul mercato a fine 2017

EICMA 2016: Husqvarna Svartpilen 401

Aggiornamenti per motore, frenata e comfort. Maggiore stabilit&agrave; con il cerchio da 15&rdquo; &nbsp;

Suzuki Burgman 400: foto

BMW ha presentato a Milano l&rsquo;aggiornamento della sua K1600 GTL. La Casa tedesca &egrave; infatti intervenuta su tutta la moto andando a migliorarne quasi ogni singolo dettaglio&nbsp;  ADESSO E&rsquo; EURO4 - Il sei cilindri in linea &egrave; ora omologato Euro4 ma non ha perso carattere, ne&#39; potenza, ne&#39; coppia, e la carenatura &egrave; stata ridisegnata al fine di ottimizzare il riparo aerodinamico e lo stile; vanta deflettori pi&ugrave; ampi e gli specchietti retrovisori sono pi&ugrave; armoniosamente intonati alla carrozzeria; quest&#39;ultima, poi, si estende fino ai piedi del pilota per offrire un&#39;efficace schermatura anche a queste estremit&agrave;.&nbsp;    ELETTRONICA SOFISTICATA - I cassetti portaoggetti, ora di serie cos&igrave; come il top case con schienale integrato, sono pi&ugrave; accessibili e capienti. Il lifting non ha per&ograve; solo riguardato l&#39;aspetto esteriore della moto: l&#39;elettronica &egrave; ancora pi&ugrave; sofisticata grazie ai nuovi sistemi PRO monitorati dalla piattaforma inerziale, di serie. Le sospensioni semiattive si adattano automaticamente alle condizioni di guida cos&igrave; come gli aiuti alla guida (controllo di trazione e ABS).&nbsp;  ACCESSORI - La &quot;GTL&quot; pu&ograve; essere equipaggiata con luci di tipo cornering (opzionali) e ulteriormente personalizzata con un&#39;ampia gamma di accessori, compreso il sistema di chiamata intelligente in caso di incidente (che sar&agrave; attivo in Italia a partire da met&agrave; 2017), il cambio elettroassistito PRO (bidirezionale) e l&#39;Hill Start Control che facilita le ripartenze in salita. Le dimensioni imponenti non devono spaventare: la retromarcia (opzionale) &egrave; un grosso aiuto nelle manovre di parcheggio ed &egrave; attivabile semplicemente premendo un tasto a manubrio.&nbsp;  COMFORT - La dotazione di serie, oltre all&#39;ABS Pro, al Dynamic Traction Control, al sistema ESA, alle mappature motore e e ai fari allo xeno, comprende anche il cruise control e il riscaldamento di sella e manopole. Trattandosi di un modello progettato per affrontare lunghissime trasferte, la posizione di guida &egrave; stata ottimizzata ed &egrave; ora pi&ugrave; confortevole.&nbsp; 

L&#39;ammiraglia turistica di BMW &egrave; oggi ancora pi&ugrave; comoda e versatile &nbsp;

EICMA 2016: BMW K1600 GTL

Ecco la versione definitiva della crossover con motore da 499 cc. Il prezzo? Abbordabile, assicurano. &nbsp;

EICMA 2016: Benelli TRK 502

Ad un occhio poco attento non appariranno lampanti le modifiche apportate alla nuova GS, ma ci sono ed interessano anche l&#39;estetica e l&#39;ergonomia, quest&#39;ultima migliorata grazie ad interventi che hanno interessato la zona di congiunzione fra sella e serbatoio, ora pi&ugrave; rastremato che non in passato.&nbsp;    EURO4 - Le novit&agrave; vere, tuttavia, si nascondono sotto le sovrastrutture. Il boxer raffreddato ad aria e liquido &egrave; adesso omologato Euro4 ma ha mantenuto invariati i livelli di potenza e coppia espressi dalla precedente versione. Non &egrave; tutto: l&#39;elettronica &egrave; pi&ugrave; sofisticata che mai. La globetrotter bavarese pu&ograve; infatti essere equipaggiata con le mappature &quot;Pro&quot; comandate, cos&igrave; come il controllo di trazione e il sistema Dynamic ESA, dalla piattaforma inerziale. L&#39;impiego di quest&#39;ultima ha notevolmente migliorato la risposta di tutti i controlli: gli interventi sono ora pi&ugrave; puntuali e tengono conto anche dell&#39;inclinazione del veicolo.&nbsp;  DUE VERSIONI - BMW ha inoltre arricchito la gamma GS presentando due nuove declinazioni del modello: si tratta delle versioni Rallye ed Exclusive. La prima &egrave; votata all&#39;uso in fuoristrada: ha una sella che amplifica le libert&agrave; di movimento ( ed ha un&#39;altezza da terra incrementata di circa 20 mm), sospensioni ad escursione maggiorata, cerchi a raggi incrociati, paratie per proteggere il bicilindrico dagli urti accidentali e una colorazione molto sportiva: il telaio &egrave; verniciato a polvere in &quot;cordobablau&quot;, le pinze freno sono dorate e il serbatoio riporta i canonici colori BMW Motorsport. Come optional la Casa tedesca offre la possibilit&agrave; di montare coperchi dedicati che vanno a ricoprire la zona del portapacchi e delle pedane passeggero, ovviamente entrambe rimovibili per migliorare la libert&agrave; di movimento nell&#39;uso pi&ugrave; intenso. L&#39;allestimento &quot;Exclusive&quot; &egrave; invece impreziosito da una colorazione dedicata: la carrozzeria &egrave; in &quot;iced chocolate&quot; metallizzato, i fianchetti del serbatoio sono verniciati in &quot;monolith&quot; metallizzato, il telaio (trattato a polvere) &egrave; in &quot;achatgrau&quot; metallizzato opaco mentre le pinze freno, come sulla versione Rallye, sono dorate.&nbsp; 

Motore aggiornato e versioni Rally e Exclusive per la best seller della Casa tedesca &nbsp;

EICMA 2016: BMW R1200GS

Honda ha voluto portarla a EICMA a tutti i costi, perch&eacute; l&rsquo;Africa Twin Enduro Sports spiega che il colosso nipponico ha ricominciato a costruire veicoli estremi.&nbsp; Questa concept, realizzata dal centro R&amp;D Honda di Roma, promette un peso piuma grazie all&rsquo;adozione di numerosi componenti alleggeriti e ben si sposa con la sua anima e la sua sostanza da vera off road. Il designer Maurizio Carbonara l&rsquo;ha immaginata con cupolino basso e trasparente, codino dritto, da cross, senza portapacchi, parafango anteriore e manubrio alti e un bell&rsquo;impianto monodisco all&rsquo;avantreno. Sar&agrave; il top della sportivit&agrave; off road della Honda.  &nbsp; 

Al Salone di Milano, la Casa Alata ha presentato una versione &ldquo;estrema&rdquo; della sua famosa enduro &nbsp;

EICMA 2016: Honda Africa Twin Enduro Sports prototipo

A Milano, la Casa di Iwata ha presentato la concept che diventer&agrave; la futura T&eacute;n&eacute;r&eacute; &nbsp;

Yamaha T7 Prototipo: foto

Dopo la 1200, all&rsquo;EICMA 2016 arriva finalmente anche la versione 950 della Multistrada &ldquo;firmata&rdquo; dalla Ducati. Nonostante il notevole family feeling, le differenze con la &ldquo;sorellona&rdquo; sono consistenti: sotto le sovrastrutture batte il nuovo bicilindrico Testastretta da 937 cm3 &nbsp;raffreddato a liquido (lo stesso utilizzato anche sulla nuovissima SuperSport) accreditato per una potenza massima di 113 cavalli, un dato elevato ma non esagerato, che rende questa nuova crossover sfruttabile e accessibile per un ampio numero di motociclisti. La carrozzeria riprende gli stilemi espressi della &quot;1200&quot; ma le proporzioni sono ancora pi&ugrave; a misura d&#39;uomo: la sella &egrave; posizionata a 840 mm dal suolo e l&#39;ergonomia &egrave; stata studiata per offrire il massimo comfort di marcia anche con il passeggero e a pieno carico. Il manubrio (a sezione variabile) &egrave; montato su silent-block e le pedane poggiapiedi sono rivestite in gomma per attenuare le vibrazioni.&nbsp;    TRIONFO DI ELETTRONICA - Come consuetudine per le creazioni di Borgo Panigale, anche la Multistrada 950 vanta un&#39;elettronica molto ricca; la dotazione di serie comprende infatti il Ducati Safety Pack, quindi l&#39;ABS (costruito da Bosch, regolabile su tre livelli) e il controllo di trazione (settabile su otto livelli). Non mancano poi le mappature motore, studiate per gestire al meglio la potenza; come sulla &ldquo;1200&rdquo; il pilota potr&agrave; infatti scegliere fra quattro configurazioni di guida: Urban, Sport, Enduro e Touring. L&#39;attitudine turistica del modello &egrave; confermata da particolari pensati per rendere pi&ugrave; piacevole il viaggio: il parabrezza &egrave; regolabile su tre livelli mentre il serbatoio da 20 litri garantisce l&#39;autonomia necessaria ad affrontare ogni tipo di trasferta. Anche la ciclistica prende le distanze da quella della Multistrada 1200: il forcellone (in alluminio) &egrave; a doppio braccio mentre le sospensioni (la forcella &egrave; Kayaba, l&#39;ammortizzatore Sachs) sono completamente regolabili ma non semiattive.&nbsp;    4 PACCHETTI OPTIONAL - Per questa moto Ducati ha creato dei pacchetti di optional preconfigurati che permettono di enfatizzarne la versatilit&agrave;; Il &ldquo;Touring Pack&rdquo; comprende valigie laterali e cavalletto centrale, lo &ldquo;Sport Pack&rdquo; lo scarico omologato Ducati Performance by Termignoni e particolari estetici realizzati in alluminio e ricavati dal pieno; l&#39; &ldquo;Urban Pack&rdquo; &egrave; formato dal top case, dalla borsa da serbatoio e dalla presa USB mentre l&#39; &ldquo;Enduro Pack&rdquo; comprende faretti supplementari a LED e componenti Touratech per la protezione del motore e delle sovrastrutture.&nbsp;  DUCATI-PIRELLI, UN BINOMIO CONSOLIDATO &ndash;&nbsp; Anche sulla nuova Multistrada 950, Ducati si affida alla partnership con Pirelli per la fornitura di gomme di serie. I cerchi a 6 razze ad Y infatti, montano Pirelli Scorpion Trail per le misure 120/70-19&rdquo; e 170/60-17&rdquo;, un tipo di gomma che presenta un design innovativo del battistrada, contemporaneo e che ben si sposa con le elevate performance della Multistrada. La mescola &egrave; composta con elementi di ultima generazione per offrire massima trazione in tutte le condizioni meteorologiche. Per maggiori informazioni su questo tipo di gomma &egrave; possibile consultare il sito di Euroimportpneumatici.com. 

Gli appassionati l&#39;hanno richiesta a lungo e Ducati ha finalmente risposto alla chiamata: ecco la nuova Multistrada 950, la piccola &quot;multibike&quot; ispirata all&#39;ammiraglia da 1.200 cm3

EICMA 2016: Ducati Multistrada 950&nbsp;

La Street Scrambler &egrave; l&rsquo;unica novit&agrave; portata a EICMA da Triumph. La moto si basa sugli stessi principi di design della Street Twin ma la ciclistica e la posizione di guida sono stati modificati: gli ammortizzatori posteriori sono pi&ugrave; lunghi, il manubrio &egrave; pi&ugrave; ampio e il cerchio anteriore &egrave; di 19&rdquo;.&nbsp;  BICILINDRICO DA 900 CC E ABS - La Street Scrambler monta un bicilindrico di 900 cm3 con comando gas ride by wire. L&rsquo;ABS &egrave; disinseribile (un&rsquo;esclusiva della Street Scrambler), come il traction control. Il portapacchi posteriore &egrave; in alluminio, le pedane passeggero sono removibili, quelle anteriori hanno uno stile &ldquo;bear trap&rdquo; e c&#39;&egrave; la piastra paramotore. La Street Scrambler &egrave; nata per essere personalizzata, infatti sono gi&agrave; presenti oltre 150 accessori.&nbsp; Inoltre, solo per l&rsquo;Europa, sar&agrave; possibile acquistare un kit di depotenziamento per consentire ai possessori di patente A2 di guidare la moto. 

A Milano, la Casa britannica ha presentato la versione pi&ugrave; &ldquo;comoda&rdquo; della Street Twin &nbsp;

EICMA 2016: Triumph Street Scrambler

        Oggi alle 21 a Beinette, sull'altipiano di Cuneo, Nicola Dutto ricever&agrave; il premio &ldquo;Guret 2016&rdquo;. Il riconoscimento, che gli verrr&agrave; consegnato nella Sala Polivalente dall&rsquo;associazione Terra dei Bagienni &ndash; Onlus, ogni anno viene assegnato a beinettesi che si sono particolarmente distinti per meriti in campo culturale, sportivo, volontaristico o che hanno dato particolare prestigio al paese attraverso azioni, iniziative o traguardi personali.  Il termine &ldquo;guret&rdquo; deriva dal nome del salice bianco (gura), pianta presente in abbondanza nelle zone umide che circondano Beinette. Le caratteristiche di questo albero &ndash; tenace, flessibile e resiliente &ndash; vogliono essere metafora dell&rsquo;abitante di Beinette. Nicola Dutto, infatti, in numerose competizioni motociclistiche di livello mondiale, ha saputo raggiungere traguardi incredibili, gareggiando a fianco di normodotati sia a livello nazionale che internazionale. &ldquo;La scelta &egrave; caduta su Nicola senza tentennamenti&rdquo;, ha dichiarato Giuseppe Enrico Falco, presidente dell&rsquo;associazione. &ldquo;La sua tenacia, la sua forza d&rsquo;animo e la sua determinazione nel non arrendersi mai agli ostacoli che la vita mette davanti devono essere un esempio per tutti. Conferendogli questo riconoscimento vogliamo anche incoraggiare i suoi &ldquo;folli&rdquo; progetti, di cui l&rsquo;ultimo &egrave; partecipare alla Dakar 2018, forse la competizione off road pi&ugrave; difficile al mondo, come primo motociclista paraplegico&rdquo;. La passione per la moto accompagna Nicola Dutto da quando aveva 22 anni fino ad oggi: il pilota cuneese &egrave; un campione di motociclismo che si &egrave; distinto dal 2004 al 2009 per due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, oltre a due titoli italiani. Nel 2010 ha subito un grave incidente ma grazie alla sua tenacia &egrave; tornato a gareggiare nel mondo che gli appartiene: nella polvere e nel fango delle corse. Nel 2012 Nicola Dutto, grazie ad alcune modifiche alla sua moto, &egrave; risalito infatti&nbsp; in sella alla Ktm e ha potuto correre la Baja Espana Aragon in Spagna (500 km in due tappe), una competizione di riferimento in Europa. Nel 2013 &egrave; riuscito a gareggiare alla Baja 500 in Messico, 800 km nonstop su un tracciato particolarmente difficile e faticoso. Quel giorno &egrave; stato il primo pilota paraplegico a gareggiare nel Mondiale Desert Race. Nel 2015 arriva quarto assoluto al Mondiale Baja, classificandosi primo fra gli italiani.       

Il centauro cuneese &egrave; stato scelto per l'edizione 2016 del premio per gli incredibili traguardi raggiunti non solo nello sport ma anche nella vita

Va a Nicola Dutto il premio Guret 2016

        La Casa di Schiranna porta su strada la nuova FC RC in edizione limitata di 250 esemplari. Con molte caratteristiche tecniche condivise con la F4 Reparto Corse guidata dal pilota inglese Leon Camier. E come quella F4, la RC &egrave; stata progettata per essere allo stesso tempo affascinante ed efficace. La F4 RC &egrave; riconoscibile per la grafica su base bianca e rossa, la stessa della versione ufficiale, compresi i loghi degli sponsor. Il &ldquo;37&rdquo; sulle tabelle porta numero ricorda i titoli mondiali costruttori conquistati da MV Agusta. Ciascuno dei 250 esemplari che costituiscono la produzione totale della nuova F4 RC, vero e proprio oggetto da collezione, &egrave; consegnato insieme a un prezioso kit. La cassa in legno dall&rsquo;aspetto quanto mai classico contiene componenti di altissima qualit&agrave;, progettati e costruiti per l&rsquo;impiego racing della F4 RC. Nel dettaglio: il singolo silenziatore di scarico SC-Project in titanio costituisce uno dei principali complementi della centralina racing, che fa parte anch&rsquo;essa della dotazione. Il codino monoposto alleggerisce la moto e ne sottolinea sul piano estetico la vocazione racing. Il tappo benzina in ergal e i componenti da montare negli alloggiamenti degli specchi retrovisori, opportunamente rimossi per l&rsquo;uso in pista, hanno valenza funzionale ma contribuiscono a impreziosire una moto che ha ridefinito l&rsquo;idea stessa di supersportiva. Ancora: le paratie sotto codino, realizzate in fibra di carbonio, proteggono la carenatura dal calore, e lo fanno con il minimo aggravio di peso possibile. Il telo coprimoto e il certificato di origine contribuiscono a rendere ancora pi&ugrave; esclusiva la F4 RC. Le prestazioni di questa moto sono anche nei numeri: 151 kW, pari a 205 CV di potenza massima in configurazione stradale. Un dato che fa della RC la Superbike Replica pi&ugrave; potente tra quelle in produzione di serie. Ma non basta: con 212 CV (158 kW) all&rsquo;albero a 13600 giri, la F4 RC in configurazione pista segna la massima evoluzione nel percorso di sviluppo dello straordinario 4 cilindri in linea MV Agusta denominato Corsa Corta (79x50,9 mm), unico anche per scelte tecniche come la catena di distribuzione centrale e le valvole radiali. La soluzione telaistica scelta fin dall&rsquo;origine per la F4 ha segnato un&rsquo;epoca, grazie alla sintesi tra i vantaggi tecnici offerti da differenti metodi di costruzione e assemblaggio: il traliccio in tubi di acciaio CrMo saldati TIG &egrave; senza dubbio essenziale e per certi aspetti persino classico, forte per&ograve; di prestazioni meccaniche al vertice. Le piastre in lega di alluminio chiudono posteriormente la struttura e fanno da fulcro al monobraccio, con la possibilit&agrave; di variarne l&rsquo;altezza e cos&igrave; personalizzare al massimo l&rsquo;esperienza di guida. Sospensioni racing completano il pacchetto: la forcella &Ouml;hlins USD tipo NIX 30 con trattamento superficiale TiN dispone della regolazione idraulica separata in compressione (stelo sinistro) e in estensione (stelo destro); &egrave; possibile regolare il precarico della molla. L&rsquo;ammortizzatore &Ouml;hlins TTX 36 con serbatoio piggyback mette a disposizione gli stessi parametri di intervento della forcella ed &egrave; regolabile tramite comodi registri meccanici ad azionamento manuale. Della dotazione fa parte un prezioso ammortizzatore di sterzo con regolazione manuale. L&rsquo;impianto frenante &egrave; all&rsquo;altezza delle prestazioni, essendo composto da una coppia di dischi anteriori di 320 mm di diametro con fascia frenante in acciaio, flangia in alluminio e pompa radiale, nonch&eacute; da pinze radiali monoblocco Brembo GP a 4 pistoncini (30 mm di diametro). Il disco posteriore in acciaio &egrave; di 210 mm di diametro con pinza a 4 pistoncini. L&rsquo;ABS Bosch 9 Plus Race Mode dispone del sistema RLM (Rear Wheel Lift-Up Mitigation) per evitare il sollevamento della ruota posteriore in fase di staccata. La gestione elettronica si ispira a criteri di efficacia e di essenzialit&agrave;: l&rsquo;obiettivo, infatti, &egrave; garantire al pilota il miglior controllo della moto, senza per&ograve; rinunciare alle sensazioni che solo il talento e l&rsquo;esperienza di chi guida &egrave; in grado di trasformare in decimi risparmiati nel tempo sul giro. La tecnologia MVICS 2.0 (Motor &amp; Vehicle Integrated Control System) permette di intervenire su molti parametri, tra cui sensibilit&agrave; del comando gas, coppia massima, freno motore, risposta del motore e limitatore di giri. La piattaforma inerziale con sensore d&rsquo;assetto si avvale di tre giroscopi e altrettanti accelerometri per determinare il preciso funzionamento del controllo di trazione su 8 livelli, disinseribile. Il cambio elettronico EAS 2.0 (Electronically Assisted Shift) fa parte della dotazione di serie.       

Nuovo kit racing e livrea WSBK 2016 per il top di gamma di casa di Schiranna. Edizione limitata in 250 esemplari

MV Agusta F4 RC: 250 esemplari!

L’azienda piemontese ha lanciato un’evoluzione aggressiva della sua gamma di silenziatori di gamma Factory R per la Suzuki SV 650 MY 2016

LeoVince per Suzuki SV650

        LeoVince ha sviluppato due nuove linee di silenziatori per la Suzuki SV 650 MY 2016: Factory S e LV One Evo. - FACTORY S &egrave; un&rsquo;evoluzione aggressiva del &ldquo;top&rdquo; di gamma Factory R. &Egrave; un prodotto studiato per gli appassionati pi&ugrave; esigenti ed &egrave; disponibile in due versioni nuove: il Factory S in acciaio inox e il Factory S in carbonio. Il corpo marmitta, realizzato in acciaio inox AISI 304 con saldature a TIG, crea l&rsquo;effetto di uno scarico massiccio ma elegante per chi vuole distinguersi nel look e nello stile. Anteriormente il silenziatore presenta una coppa aereodinamica dotata di doppio attacco molle, per migliorarne il fissaggio al collettore. Posteriormente la marmitta presenta una coppa in carbonio con doppio taglio asimmetrico, verso l&rsquo;esterno e verso il basso, che permette di personalizzare ancora di pi&ugrave; la moto. Altra caratteristica del Factory S &egrave; la fascetta che fissa il terminale al telaio, realizzata al 100% in fibra di carbonio. Le finiture sono curate e c&rsquo;&egrave; una novit&agrave; nel logo: la scritta LeoVince, nella versione in acciaio inox, &egrave; realizzata con marcatura laser ed emerge da un&rsquo;impronta scavata nel corpo della marmitta; nella versione in carbonio, invece, il logo LeoVince spicca con un adesivo fustellato e brillante in alluminio, resistente alle alte temperature. - LV ONE EVO, evoluzione dello scarico LV One, &egrave; disponibile in due versioni: LV One Evo in acciaio inox, dotato di un involucro esterno &ldquo;sabbiato&rdquo; per dare allo scarico un effetto &ldquo;Titanium Look&rdquo; elegante e grintoso, ed LV One Evo in carbonio, per coloro che ricercano un tono pi&ugrave; dark. Il corpo, realizzato in acciaio inox AISI 304 con saldature a TIG, rende il prodotto snello e resistente agli urti. La novit&agrave; di questo scarico &egrave; la coppa finale, che &egrave; interamente realizzata in carbonio e presenta un taglio asimmetrico ed aggressivo; questa soluzione full-carbon promette anche maggiore resistenza alle alte temperature. Anche le due fascette di fissaggio del terminale sono interamente in carbonio. Nella versione in inox il logo LeoVince &egrave; realizzato con marcatura a laser e spicca da un bassofondo inedito: il marchio italiano &egrave; impresso sullo scarico come un taglio scavato nel corpo silenziatore. Lo scarico in carbonio invece contrasta i toni scuri con un adesivo LeoVince in alluminio, sagomato e ben visibile sulla fibra di carbonio.       

L'azienda piemontese ha lanciato un'evoluzione aggressiva della sua gamma di silenziatori di gamma Factory R per la Suzuki SV 650 MY 2016

Quale sarà la regina del mercato 2016?

&Egrave; trascorso pi&ugrave; di un secolo dalla creazione del primo capo in jersey decorato con il nome di Harley-Davidson. Negli anni &rsquo;40 fece la sua apparizione il primo giubbotto in pelle e, successivamente, la linea Black Label.  La collezione 2016 uomo-donna Harley-Davidson Spring trae ispirazione dai dettagli delle passerelle e dal design urban style.  Il taglio slim fit regala alla collezione un tocco sofisticato che permette ai rider di essere perfetti anche per un happening serale.  Moto-styling con rock&rsquo;n'roll attitude trasformano il guardaroba in una vera e propria espressione di se stessi: la Black Label Spring 2016 &egrave; estremamente versatile, ideale da essere indossata e vissuta in ogni occasione. Lo stile Harley-Davidson Black Label per la primavera 2016 &egrave; ispirato al DNA Harley interpretato in maniera estremamente up-to-date.  Novit&agrave; assoluta del 2016 &egrave; la prima linea femminile della Black Label Core Collection. Creata sulle silhouette, i tessuti e i colori che da sempre identificano la Black Label racconta una donna di carattere attenta ai trend globali, che ama la comodit&agrave; senza mai dimenticare lo stile. Le grafiche si ingentiliscono, la vestibilit&agrave; slimmer fit esalta le forme e la ricercatezza nei dettagli fa della Women&rsquo;s Black Label Core Collection Harley-Davidson una collezione fashion-sportwear &egrave; per tutte le donne che amano identificare la loro passione o il proprio stile di guida anche attraverso l&rsquo;outfit.  La Men&rsquo;s Core Black Label Core Collection amplia la sua offerta con capi e accessori che aggiungono appeal a una linea di capi denim, t-shirt, capi guida e sportswear disponibile tutto l&rsquo;anno per contribuire a creare un trait d'union tra la moto e chi ne gode.    (Photo by Stefano Gadda)

La collezione uomo-donna Harley-Davidson Spring 2016 trae ispirazione dai dettagli delle passerelle e dal design urban style

Harley-Davidson Spring 

Motore ancora pi&ugrave; pimpante, omologazione Euro4 e un prezzo davvero giusto: &egrave; la nuova Suzuki SV 650, la moto che va (bene) con tutti Ah dite che non &egrave; cambiata? Che la nuova SV 650 sia una semplice rivisitazione della mitica prima versione. Balle.  Certo, il design rimanda proprio a quel modello li, quello del 1999, ma l'intorno (motore, ciclistica e quant'altro) sono frutto di un progetto tutto tutto nuovo. Una prova? L'omologazione Euro4, risultato&nbsp;di una completa rivisitazione dell'impianto di aspirazione, di scarico e anche delle testate del bicilindrico a "V", ora dotate di accensione a doppia candela. I cavalli sono ora 76 (4 in pi&ugrave; di quelli della Gladius) i chilogrammi 197, e la percorrenza chilometrica per litro di carburante &egrave; superiore ai 25 km. Questi sono i "freddi" numeri, ma c'&egrave; molto altro. C'&egrave; un piacere di guida che non &egrave; mai stato cos&igrave; elevato: la nuova SV 650 &egrave; incredibilmente divertente nel misto quanto pratica in citt&agrave;.  La sella &egrave; bassissima da terra (785 mm), il serbatoio &egrave; davvero affusolato (&egrave; il pi&ugrave; compatto della categoria ed &egrave; ben 65 mm pi&ugrave; stretto di quello della Gladius) e la posizione di guida garantisce un perfetto controllo in tutte le condizioni.&nbsp;  Non &egrave; tutto: la ciclistica, pur senza nomi altisonanti ne' soluzioni particolarmente ricercate, offre davvero tutto ci&ograve; di cui si ha bisogno. Ottimi monoammortizzatore e forcella, davvero efficaci sulle imperfezioni e nella guida impegnata, eccellente il grip offerto dalle Dunlop Sportmax Qualifier.  Con la nuova naked Suzuki si guida e ci si diverte davvero: il propulsore spinge pieno e si distende senza incertezze fino a regimi elevati, il cambio &egrave; veloce e privo di impuntamenti e il suono di scarico &egrave; educato ma vivace.  La Casa di Hamamatsu ha pensato anche ai neofiti: debutta infatti su questa moto il dispositivo ISC che facilita le ripartenze (agendo sul regime di minimo una volta azionata la frizione). Questo, sistema, insieme all'ABS:&nbsp;fanno parte della dotazione di serie.  La frenata,purtroppo &nbsp;poco incisiva all'anteriore, &egrave; uno dei pochissimi "nei" che abbiamo notato. Per il resto si tratta di una piccola grande moto, che sapr&agrave; divertirvi a lungo ed in svariate situazioni.  Anche il prezzo &egrave; dalla sua parte: con 6.490 Euro vi mettete in casa una fidatissima compagna di strada. Non ci credete? Provatela.  Sul prossimo numero di InMoto troverete il test completo  Federico Garbin  [gallery ids="30170,30169,30163,30166,30165,30164"]

Suzuki ha rinnovato la sua naked media: ora la SV 650 ha pi&ugrave; carattere, pi&ugrave; grinta ed &egrave; anche pi&ugrave; facile!

Suzuki SV 650: il nostro test

KTM sar&agrave; presente a Motodays dal 3 al 6 marzo con le ultime novit&agrave; della gamma stradale.  Occhi puntati sulla nuovissima 1290 Super Duke GT, un prodotto dedicato al turismo sportivo. Leggera, potente e agile maratoneta, conta su un ampio equipaggiamento di serie, che la rende veloce e sicura allo stesso tempo: il Motorcycle Stability Control, che grazie alla sua piattaforma inerziale, abbina le funzionalit&agrave; del C-ABS con quelle del Traction Control. I differenti riding mode, abbinati alla praticit&agrave; del quickshifter e alle grandi performance garantite dal potente bicilindrico LC8 da 173CV, regalano emozioni di guida uniche. Il nuovo serbatoio da 23 litri e il nuovo telaietto posteriore predisposto per il montaggio delle borse laterali consentono di viaggiare ad ampio raggio. E che dire del comfort di marcia? Sospensioni WP semi-attive, cruise control, manopole riscaldate, selle confortevoli, parabrezza facilmente regolabile, LED cornering lights integrate.  Un&rsquo;altra importante novit&agrave; presente a Roma sar&agrave; la 1290 Super Duke R Special Edition. Accessoriata con una selezione esclusiva di prodotti del catalogo PowerParts, rispetto alla sorella di serie garantisce un&rsquo;esperienza di guida unica e un look&amp;sound che non possono di certo passare inosservati. La lista degli accessori &egrave; lunga e appetitosa: scarico Akrapovi&#269; in titanio, dischi freni Wave pi&ugrave; performanti, piastre di sterzo con lavorazione CNC pi&ugrave; rigide, leve al manubrio regolabili, sella di forma differente ideale per la guida sportiva e grafiche pazzesche che, abbinate alle numerose parti in alluminio anodizzato arancione e carbonio, rendono questa versione della Super Duke R elegante e sportiva al tempo stesso.  Dopo pi&ugrave; di 20 anni dal lancio della prima Duke, KTM porta a Roma la 690 Duke 2016. Il nuovo monocilindrico, oggi Euro 4, esprime la ragguardevole potenza di 73CV e grazie all&rsquo;adozione di un contralbero addizionale di bilanciamento, offre un&rsquo;erogazione fluida e un bassissimo livello di vibrazioni. Dal punto di vista del telaio, la nuova geometria di sterzo garantisce maggior stabilit&agrave; e precisione, mentre l&rsquo;ABS di serie permette frenate sicure e modulabili. Esteticamente la nuova 690 Duke resta in linea con la versione precedente, ma si distingue sicuramente per le nuove grafiche, la nuova sella e soprattutto per la nuova strumentazione TFT completamente digitale. In pi&ugrave;, &egrave; disponibile come optional il Track Pack, che include i riding mode Sport e Rain, il Traction Control (TC), il Motor Slip Regulation (MSR) e la modalit&agrave; ABS Supermoto.  Sar&agrave; presente anche la nuova 690 Duke R, che si distingue dalla standard per un pacchetto performance unico nel suo genere. Il motore eroga ben 75CV (2 in pi&ugrave; della base), grazie anche all&rsquo;adozione dello scarico Akrapovi&#269;, mentre le pinze monoblocco Brembo garantiscono performance e costanza di rendimento a tutti i livelli, anche in circuito. E parlando di pista, come fare a meno delle sospensioni WP completamente regolabili e delle pedane arretrate e rialzate per raggiungere angoli di piega ancora maggiori? Guida estrema in pista e sicura su strada, con un pacchetto completo, di serie, composto da ABS (selezionabile anche in modalit&agrave; Supermoto), Motorcycle Traction Control (MTC), Motor Slip Regulation (MSR) e Riding Mode. Ulteriori dettagli che distinguono questa versione dalla sorella, sono dati dagli indicatori di direzione a LED e il guscio che rende la sella monoposto. Infine, un tocco di Orange KTM per telaio e cerchi.  Ready to Race &egrave; come molti sanno il &ldquo;credo&rdquo; di KTM e Ready to Race saranno soprattutto i modelli da competizione esposti allo stand: la 450 Rally vincitrice della Dakar 2015 con Marc Coma, la 450 SX-F di Tony Cairoli e la RC 250 R con cui Miguel Oliveira nel 2015 ha sfiorato il mondiale Moto3.  Moto ma non solo: nello stand sar&agrave; presente uno Shop dove gli appassionati del marchio Orange potranno acquistare PowerWear e PowerParts a condizioni interessanti.  Lo staff KTM e i concessionari del Lazio saranno a disposizione per prenotare i test ride che si svolgeranno in occasione degli Orange Days.  (Nella foto in evidenza: KTM 690 DUKE R)      

La Casa Orange presente a Roma dal 3 al 6 marzo con le ultime novit&agrave; della gamma stradale

KTM sbarca a Motodays

KTM ha comunicato che durante lo svolgimento di regolari controlli effettuati sul processo di produzione, &egrave; stata riscontrata una difettosit&agrave; nei raggi che compongono la ruota anteriore dei modelli 125, 150, 250 SX MY2016 e 250, 350, 450 SX-F MY2016, riconducibili a una irregolarit&agrave; nel processo di realizzazione dei raggi stessi.  A seconda della posizione di montaggio nella ruota, della manutenzione e della tensione, pu&ograve; capitare che singoli raggi si rompano durante la marcia. Ne consegue un'eccessiva sollecitazione dei raggi intatti che pu&ograve; provocarne la rottura. I clienti KTM che hanno acquistato una SX MY2016 presso la rete dei concessionari ufficiali sono gi&agrave; stati informati dalla Casa a mezzo raccomandata e sono stati invitati a contattare il proprio dealer.  Tutti i clienti potranno effettuare un controllo nella sezione &ldquo;Service&rdquo; del sito ufficiale www.ktm.com inserendo il telaio della propria moto per verificare se questa &egrave; interessata o meno dal richiamo. I raggi e le ruote anteriori interessati devono essere controllati ed eventualmente sostituiti esclusivamente da personale autorizzato KTM, che possiede tutti gli strumenti necessari per verificare la qualit&agrave; dei raggi. 

Il problema? Un possibile difetto nei raggi della ruota anteriore di sei modelli della gamma fuoristrada 

KTM richiama le cross SX 2016

Appuntamento il 25 ottobre a Bevera di Barzago a pochi chilometri da Lecco dove si terr&agrave; il Memorial Zucchetti&ndash; Trofeo Moto 90, una gara di Enduro sostenuta da RedMoto e organizzata dal Moto Club Fast Team.  RedMoto sar&agrave; presente con stand e hospitality con l&rsquo;intera gamma delle CRF 2016 e le versioni Special &ldquo;Made in Desio&rdquo; progettate per il Cross, l&rsquo;Enduro e la Supermoto. Personale specializzato rester&agrave; per l&rsquo;intera durata della manifestazione a completa disposizione di piloti e appassionati per tutte le informazioni di carattere tecnico e commerciale.  A pochi giorni dal successo ottenuto agli Assoluti d&rsquo;Italia, RedMoto esporr&agrave; la moto utilizzata da Alex Salvini nel Campionato del Mondo di Enduro. Inoltre il Team Honda Enduro Ufficiale, approfitter&agrave; della gara per testare alcuni particolari su una moto sperimentale guidata da Tullio Pellegrinelli, coordinatore tecnico del Team, che in questa occasione ricoprir&agrave; il ruolo di esperto collaudatore.  La localit&agrave; da raggiungere &egrave; quella di via Santuario Inferiore a Barzago.

Appuntamento il 25 ottobre a Bevera di Barzago con il Memorial Zucchetti &ndash; Trofeo Moto 90, una gara di Enduro sostenuta da RedMoto