Dal 13 al 17 Giugno si &egrave; svolta la decima edizione della 20.000 Pieghe, una delle manifestazioni motoristiche su 2 ruote pi&ugrave; entusiasmanti e spassose in circolazione. Il nome richiama il romanzo di fantascienza di Jules Verne (20.000 leghe sotto i mari), soltanto che alla fine delle tre giornate di gara di regolarit&agrave; e prove speciali a tempo, ti accorgi che 20.000 pieghe le hai fatte per davvero! Cornice di questa edizione sono state Le Dolomiti con i loro numerosi Passi, patrimonio dell&rsquo;Unesco dal 2009, tra Veneto, Trentino e Friuli. I protagonisti invece gli oltre 140 iscritti che hanno potuto godere di tutti i paesaggi di questa zona in sella alla propria&nbsp;moto - in squadra, in coppia o in solitaria - seguendo un road-book assegnato dall&rsquo;organizzazione il giorno precedente al via. Questa gara di regolarit&agrave;, patrocinata dalla FMI, &egrave; caratterizzata da prove a tempo lungo il percorso e da &ldquo;selfie&rdquo; in punti esatti segnati sul road-book, da inviare all&rsquo;organizzazione per determinare i punteggi al fine di stilare la classifica finale. Noi di InMoto.it abbiamo percorso gli oltre 1.000 km di tutte e tre le giornate in sella alla nuova Honda CB1000R della famiglia Neo Sports Caf&eacute;, nel team ufficiale della Casa giapponese. Le strade alpine sono state pane per i suoi denti e abbiamo potuto apprezzare l&#39;ottima agilit&agrave; del mezzo e la reattivit&agrave; del motore. Alla guida, il nostro adventure-biker Gianclaudio Aiossa, che ha girato per noi le immagini che vedrete nel video! Buona visione su InMoto.it

20.000 Pieghe 2018, il video

Mille km di curve tra le Dolomiti seguendo la decima edizione della celebre Granfondo. Il toscano Francesco La Volpe, su R 1200 GS, &egrave; il Magnifico Piegatore 2018

20.000 Pieghe 2018 - LE FOTO

Come ci si sente al terzo giorno di una 20.000 Pieghe? &ldquo;Effetto un po&rsquo; luna-park, per&ograve; non smetterei mai&rdquo; ha risposto uno dei partecipanti tra i 141 regolarmente partenti, colto all&rsquo;ultimo caff&egrave; con la sua brava tabella di marcia, uno schioppo ormai dalla fine, dopo l&rsquo;ennesima raffica di curve. Sensazione certo condivisa da tutta la truppa delle pettorine biancorosse, quest&rsquo;anno particolarmente folta e qualificata.  UNA TRUPPA ETEROGENEA DI PILOTI (e pilotesse) che ha potuto godere non soltanto di un tracciato guidatissimo di quasi mille chilometri, nello straordinario paesaggio delle Dolomiti, tra panorami mozzafiato, ma di un meteo rivelatosi amico e ovunque di un&rsquo;accoglienza a misura di motociclisti. Per l&rsquo;edizione numero dieci della nota manifestazione ideata nel 2009 da Mauro Risso col motto &ldquo;la strada, l&rsquo;amicizia, la motocicletta&rdquo; - poi passata dal 2012 alla gestione del Motoclub Motolampeggio presieduto da Daniele Alessandrini, che l&rsquo;ha fatta crescere &ndash; sono stati coinvolti i partecipanti delle primissime edizioni (categoria Pionieri) e la rosa quasi completa dei Magnifici Piegatori, cio&egrave; i vincitori assoluti dei vari anni. Sommati al tradizionale entourage &ldquo;pieghista&rdquo;, un gruppone davvero epocale. Tra loro, ovviamente, presenti anche noi di In Moto.  T&Egrave;SERO, LOCALIT&Agrave; STAVA. &Egrave; in questo pugno di alberghi a ridosso del piccolo museo dedicato al disatro minerario Montedison, sorta di Vajont trentino che provoc&ograve; circa 300 morti nel luglio 1985, che &egrave; stata ricavata la base operativa dei percorsi a margherita di questa 20.000 Pieghe 2018, dal 14 al 17 giugno. PRIMO GIORNO, le Dolomiti Classiche: 303,20 km a volo d&rsquo;uccello inanellando i pi&ugrave; celebri passi dolomitici. Dal Sella al Gardena, dal Falzarego al Giau, dal Pordoi al Fedaia. Poi gi&ugrave; per Alleghe e la Valle Agordina, attraverso il Primiero delle Pale di San Martino e Passo Rolle, con rientro in Val di Fiemme da Moena. Prova speciale: Campitello di Fassa &ndash; Passo Sella.  LA SECONDA TAPPA - 305,19 km &ndash; ha sondato l&rsquo;Alto Adige fin quasi ai confini del Brennero, a iniziare dalla WeinStrasse e i passi Mendola e Palade. Quindi Merano Terme e la speciale a cronometro S. Leonardo in Passiria - Passo Giovo. Il giro di boa di Vipiteno ha indirizzato i pieghisti verso l&rsquo;ampio scenario in quota di Passo Pennes, giusto in tempo per un piatto veloce di Kn&ouml;del. Dopodich&egrave;, attraversamento del Ren&ograve;n, il Soprabolzano, la depistante Breiener Strasse per la Val di Tires (mancata da molti), Passo Nigra, Costalunga, Lago di Carezza ed una chicca: dall&rsquo;Obereggen a passo Pampeago, sfilando in vista del Latemar grazie al permesso speciale ottenuto dagli organizzatori.    LA TERZA TAPPA, sempre in piega, ha visto il gruppone affrontare di buon mattino il tormentato budello per Passo Manghen. Fortunatamente ben soleggiato. Il cimento &egrave; continuato sulla contorta e panoramicissima via del Menador per passo Vezzena. Poi break in Piazza Duomo ad Asiago, simpaticamente invasa dai pieghisti, non senza rinfresco di formaggio asiago stagionato 18 mesi, come iniezione d&rsquo;energia per affrontare le celebri svolte da cronoscalata del Costo di Cogollo. La prova speciale di tappa s&rsquo;&egrave; misurata pi&ugrave; avanti, nel tratto Arsiero &ndash; Passo Coe. Dopo Folgaria, con pranzo a Castel Beseno a base di stinco di maiale e strangolapreti, salita al Monte Bondone, discesa su Trento, Las&egrave;s, Segonzano e rientro. Percorso praticamente tecnico.  AL NETTO DEL DIVERTIMENTO PER TUTTI, la classifica conclusiva ha premiato come Magnifico Piegatore 2018 Francesco La Volpe, del Motoclub fiorentino Giglio Rosso, seguito da Gianluca Brogelli (secondo assoluto) e Andrea Zanoni (terzo). Tutti su R 1200 GS. Supremazia netta Bmw, dunque, anche se ufficiosa. Infatti, il primo della squadra Honda Italia, che schierava tre CB 1000 R ufficiali, s&rsquo;&egrave; posizionato soltanto 32&deg;. Ancora peggio &egrave; andata al team Yamaha: le cinque Niken iscritte, per complessive quindici ruote condotte da un pool di giornalisti internazionali, si sono mestamente attestate a fondo classifica. Evidentemente l&rsquo;obiettivo Yamaha era altro. Distintesi invece con onore le squadre Fiorentini 1, Fiorentini 2 ed OrobicBikers. Mentre, nella rispettiva classifica motoclub, podio al Giglio Rosso (primo), MC Italia (secondo) ed MC Mediterraneo (terzo). E, tanto per la goliardia, impossibile non citare, gi&ugrave; dal podio, i team &ldquo;La Bella e le Bestie&rdquo;, &ldquo;GS Mucche al Pascolo&rdquo;, &ldquo;Desmodruidi&rdquo; e i &ldquo;Piegalomani&rdquo;.  PER QUANTO RIGUARDA LA CLASSIFICA FEMMINILE, ha dominato Isabella Scogliesi di DonneInSella su F 800 GS, davanti a Myriam Orlandi su GS 310 e Tania Nicholle Dyer su Ducati Scrambler. Alessandro Coggi del Motoclub Don Bosco Arenzano, su MV Agusta Brutale, ha svettato nella finale Pionieri, davanti a Maurizio Giacomini (XR 1000 RR) e Maurizio Mazza (CB 1000 R). Infine, tra i ben 13 equipaggi con passeggero, si &egrave; distinta la coppia Marco Lorenzi e Cristina Baldi. 

Passione 20.000 Pieghe, l&rsquo;edizione 2018&nbsp;

Tra i raid mototuristici l&rsquo;evento della 20.000 Pieghe punta ad offrire il piacere del viaggio ma con un po&rsquo; di agonismo e una classifica finale: la capacit&agrave; di individuare i percorsi, rispettando i passaggi ai way-point, ed il risultato delle prove di abilit&agrave; contribuiranno infatti a determinare una vera e propria graduatoria. Per festeggiare il decimo anniversario, la 20.000 Pieghe torna sulle Dolomiti, una delle aree pi&ugrave; ammirate e frequentate dai mototuristi, autentica palestra per gli amanti della guida pi&ugrave; impegnativa. L&rsquo;ormai classico raid aveva gi&agrave; avuto come punto di riferimento Tesero e la Val di Fiemme e, per l&rsquo;edizione 2018, in calendario dal 13 al 17 giugno, proporr&agrave; di nuovo questa cittadina, che sar&agrave; anche il quartier generale della manifestazione.  IL PERCORSO - Si preannuncia molto impegnativo ma che offrir&agrave; ai partecipanti la possibilit&agrave; di &ldquo;vivere&rdquo; una delle autentiche bellezze del mondo, l&rsquo;area delle Dolomiti, capace di lasciare senza fiato, alla sua vista, qualsiasi osservatore, ma anche di trasmettere ai mototuristi tanta voglia di guidare, di mettersi alla prova tra le curve, di non farsi trasmettere soggezione dalle salite e dalle discese, sempre ripide entrambe, a tratti quasi vertiginose. Tre le tappe in programma, secondo la formula ormai collaudata della 20.000 Pieghe, la prima orientata proprio verso le Dolomiti, di ben 355 chilometri; la seconda, di 331 km, dedicata alle strade dell&rsquo;Alto Adige, l&rsquo;ultima (301 km), disegnata lungo i percorsi del Trentino.  Mercoled&igrave; 13 giugno si svolgeranno le Operazioni Preliminari e la manifestazione si presenter&agrave; nella veste definitiva a tutti i partecipanti; domenica 17, dopo le tre tappe di montagna, &ldquo;grande festa con le premiazioni prima dei saluti.  Quest&rsquo;anno il percorso sar&agrave; &ldquo;a margherita&rdquo; ovvero tutte e tre le tappe giornaliere avranno partenza ed arrivo da Tesero &ndash; Hotel Shandranj. Ovviamente i percorsi sono top-secret, solo la sera precedente alla partenza di ciascuna frazione saranno consegnate le tabelle di marcia che dovranno poi essere tradotte sulle carte geografiche.  Per partecipare alla 20.000 Pieghe 2018 si pu&ograve; aderire all&rsquo;offerta Smart o a quella Premium; la prima (350 Euro) lascia libero il partecipante di scegliersi la sistemazione alberghiera e i luoghi dove consumare i pasti, la seconda (650 Euro) affida allo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma ed al suo patron Daniele Alessandrini, l&rsquo;organizzazione dei pernottamenti e dei pasti.  Nel 2017, ad imporsi tra le Langhe e le Alpi occidentali, al confine con Francia fu il giornalista Emanuele Macaluso, su Honda, che si &egrave; portato a casa una Suzuki V Strom 650 messa in palio direttamente dall&rsquo;emanazione italiana della Casa nipponica (leggi qui). 

Edizione speciale per il decennale del raid in programma dal 13 al 17 giugno: tre tappe e 1.000 chilometri fra i passi di montagna

La 20.000 Pieghe torna sulle Dolomiti

Il blogger Emanuele Macaluso e il team ufficiale Honda Italia si sono aggiudicati rispettivamente il titolo assoluti e a squadre. Vincendo (paradossalmente) la Suzuki V-Strom 650 in palio. Grazie agli splendidi percorsi alpini, questa nona &ldquo;20.000 Pieghe&rdquo; l&rsquo;hanno per&ograve; vinta un po&rsquo; tutti i partecipanti

20.000 Pieghe 2017: foto

E due. Emanuele Macaluso di Ribera (AG), ventisei anni, giornalista del web e pilota per il secondo anno di fila nella squadra ufficiale Honda Italia, capitanata dal responsabile dell&rsquo;Ufficio Stampa Costantino Paolacci (che &egrave; anche il vincitore della passata edizione della 20.000 Pieghe) &egrave; risultato primo assoluto, con 741 punti, nella classifica individuale 2017, in sella a una Honda X-ADV 750. Aggiudicandosi cos&igrave; il fiammante primo premio in palio: una Suzuki V-Strom 650, ultimo modello, personalmente consegnata al termine della manifestazione dal Vice Presidente di Suzuki Italia, Tomoki Taniguchi. Macaluso aveva gi&agrave; iscritto il proprio nome nell&rsquo;Albo d&rsquo;Oro della 20.000 Pieghe, nell&rsquo;edizione 2015. Finora, oltre Macaluso, solo al regolarista Andrea Angiolini, impostosi nel 2011 e 2012, &nbsp;era riuscita l&rsquo;impresa di vincere due volte una 20.000 Pieghe.    PRIMA TAPPA - Sede operativa di quest&rsquo;anno: Langhe, cuneese (Granda) e Alpi Franco-piemontesi. Era dal 2012, da quando cio&egrave; ha preso il timone della 20.000 Pieghe, che l&rsquo;organizzatore Daniele Alessandrini, insieme al coriaceo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma, voleva portare il suo raid motociclistico in Piemonte. Obiettivo finalmente raggiunto, anche facendo slittare la manifestazione ai primi di luglio, per attendere la riapertura dei passi alpini. Tre le tappe, guidatissime e spettacolari, come di consueto. La prima, 272 chilometri da Bra ad Alba, ha attraversato le Langhe in lungo e in largo su un reticolo di strade e ondulazioni che ha richiesto massima attenzione per essere sempre ben interpretato. Regalando tuttavia scorci di grande suggestione ai circa 150 &ldquo;piegatori&rdquo; partecipanti. Qui il commento della prima tappa.    SECONDA TAPPA - Dopo un breve trasferimento tecnico, la carovana si &egrave; quindi insediata a Cuneo, prendendo possesso della monumentale Piazza Galimberti, in pieno centro, diventata base di partenza e arrivo dei percorsi &ldquo;a margherita&rdquo; delle ultime due giornate, nonch&eacute; sede delle prove discriminanti di abilit&agrave; (due il venerd&igrave;, quattro il sabato) e parcheggio notturno esclusivo per le moto, quasi una sorta di &ldquo;parco chiuso&rdquo;. La seconda tappa, stupenda, avrebbe dovuto totalizzare ben 388 km. Purtroppo, dopo un probante passaggio lungo il Colle d&rsquo;Esischi&egrave;, Castelmagno, Colle de Sampeyre, Casteldelfino e l&rsquo;emozionante ascesa al Colle dell&rsquo;Agnello (2.748 m s.l.m.), l&rsquo;organizzazione ha dovuto rinunciare alla salita al Colle della Bonette, in territorio francese, causa una frana caduta nelle ore precedenti l&rsquo;arrivo. Alessandrini ed il suo staff hanno quindi dovuto operare in extremis un taglio che ha comunque regalato ai &ldquo;piegatori&rdquo; il velocissimo Colle della Maddalena.&nbsp;  TERZA TAPPA - L&rsquo;ultima tappa, sempre con partenza ed arrivo da Piazza Galimberti di Cuneo, ha invece puntato la Valla Stura fino a Vinadio, per poi salire al 2.000 metri del Santuario di S.Anna di Vinadio. Da l&igrave; passaggio in Francia per il Colle della Lombarda, con attraversamento del Parco nazionale del Mercantour, Colle de Turini, e rientro dal Colle di Tenda e Limone Piemonte. Altri 300 km, belli e impegnativi. In totale, nei tre giorni, circa un migliaio. Con, ovviamente, almeno ventimila pieghe.    IL PODIO - A completare il podio degli assoluti, alle spalle di Macaluso, il ventunenne milanese Alessandro Kunzi (Aprilia Dorsoduro) ed il cinquantunenne toscano Roberto Lulli (Aprilia Tuono), ex equo a quota 710, dunque entrambi secondi. Sul terzo gradino, invece, il quarantunenne romano Giacomo Eusebi (Suzuki V-Strom 1000, punti 701). Nella classifica a squadre, dopo il team Honda Italia, s&rsquo;&egrave; piazzata tra l&rsquo;entusiasmo generale la formazione femminile delle &ldquo;Perfezioniste&rdquo;, schierata da Donneinsella Magazine, quindi il team &ldquo;Teste di Legno&rdquo;. Meno gloria, ma tanto impegno e divertimento, per la squadra ufficiale Suzuki, classificatasi solo settima. Mentre pienamente raggiunto &egrave; stato l&rsquo;obiettivo della Squadra Dolomitica di Lucio Cavalieri, dodicesima, che ambiva goliardicamente all&rsquo;ultimo posto: detto, fatto. Del resto l&rsquo;occasione per il riscatto sar&agrave; quella del decennale, nel 2018, quando il circus della 20.000 Pieghe (&egrave; ufficiale) si trasferir&agrave; armi e bagagli nel cuore delle Dolomiti.&nbsp;  &nbsp; 

Il blogger Emanuele Macaluso e il team ufficiale Honda Italia si sono aggiudicati rispettivamente il titolo assoluti e a squadre. Vincendo (paradossalmente) la Suzuki V-Strom 650 in palio. Grazie agli splendidi percorsi alpini, questa nona &ldquo;20.000 Pieghe&rdquo; l&rsquo;hanno per&ograve; vinta un po&rsquo; tutti i partecipanti &nbsp;

20.000 Pieghe 2017: vincono Macaluso e la Honda

Prima tappa nelle Langhe, per questa nona edizione della celebre granfondo che vede al via 132 iscritti provenienti da tutta Italia. Tutti in lizza per l&rsquo;ambito titolo di Magnifico Piegatore e con una Suzuki V-Strom 650 in premio. Oggi e domani si sale ad alta quota in Francia. Domenica la conclusione. Ci siamo anche noi di In Moto

Partita in Piemonte la “20.000 Pieghe 2017”: foto

S&rsquo;&egrave; tenuto mercoled&igrave; sera presso l&rsquo;Hotel Cavalieri di Bra (CN), Il briefing introduttivo della 20.000 Pieghe 2017, mentre intanto fuori si scatenava l&rsquo;uragano Circe. Poi, alla partenza ufficiale del 29 giugno, per fortuna il meteo ha dichiarato tregua e cos&igrave; i 272 km della prima tappa, da Bra ad Alba (pi&ugrave; i 76 km di trasferimento finale Alba Cuneo) sono fluiti senza problemi, con asfalto in larga parte pulito e ben drenato.&nbsp;    Tutto &egrave; stato pi&ugrave; facile, insomma, e i 132 iscritti hanno potuto smarcare serenamente, uno ad uno, tutti i controlli a timbro e selfie previsti in roadbook, attraverso un bellissimo percorso ricavato nei luoghi pi&ugrave; suggestivi e guidati delle Langhe, tra vigneti, noccioloti e boschi; da Barolo a Dogliani, Ceva, Bossolasco, Serralunga D&rsquo;Alba, Grinzane Cavour, Prunetto, Cortemilia.&nbsp; Tre i team ufficiali presenti quest&rsquo;anno all&rsquo;evento: Suzuki, Honda e DonneInSella. In Moto partecipa invece giornalisticamente con una duplice presenza: Giovanni Carlo Nuzzo su Suzuki V-Strom 1000 XT e Ugo Passerini su Honda X-ADV 750 DCT.&nbsp;    La classifica provvisoria al termine della prima tappa vede sul podio virtuale tre soci del Motoclub Motolampeggio: primo posto per Riccardo Confalonieri su Bmw 800 GS, secondo posto Alessandro Kunzi su Aprilia Dorsoduro, e terzo Filippo Kunzi su Ducati Hypermotard.&nbsp;  Abbandonate le dolci colline della Langa, la tappa di oggi (30 giugno), punter&agrave; le Alpi attraverso Castelmagno, Esischi&egrave; e Sampeyre, verso i 2750 metri del colle dell&rsquo;Agnello, quindi sconfiner&agrave; in Francia alla volta dei mitici passi del Col de la Bonnet e del Colle della Lombarda. L&rsquo;avventura continua, seguiteci   

Partita in Piemonte la &ldquo;20.000 Pieghe 2017&rdquo;

Tre giorni, 1.100 chilometri e 100 partecipanti per l'ottava edizione della Gran Fondo mototuristica alla scoperta dell'Italia

La forza delle 20.000 Pieghe

L&rsquo;ottava edizione del 20.000 Pieghe va in archivio con molta soddisfazione da parte degli organizzatori e dei partecipanti. La Gran Fondo mototuristica si &egrave; conclusa sabato 18 giugno a Sansepolcro dopo tre tappe nelle citt&agrave; storiche di Abruzzo, Umbria e Toscana e 1.100 chilometri di percorsi su strada.  Le sensazioni visive e le emozioni resteranno nel cuore e nella mente dei partecipanti come ha sottolineato il giornalista Ugo Passerini, che ha posto l&rsquo;accento sulla grande forza che &egrave; capace di sprigionare un gruppo di oltre cento mototuristi che, &ldquo;senza dare fastidio a nessuno&quot;, ha attraversato in lungo e in largo l&rsquo;Italia centrale, ha mosso l&rsquo;economia e si far&agrave; ambasciatore delle bellezze e delle risorse che ha incontrato, tornando sugli stessi luoghi ed indirizzando tanti altri visitatori, &ldquo;provenienti anche dall&rsquo;estero&rdquo;.    Una formula per raccontare l&rsquo;ottava edizione di questo motoraid pu&ograve; essere anche quella suggerita da uno dei concorrenti, il siciliano Eros Lodato, che, dal palco delle premiazioni nell&rsquo;antica Piazza Torre di Berta di Sansepolcro, ha rivelato il profilo di una 20.000 Pieghe che ha consentito ad una miscellanea di estranei, diversi per estrazione, abitudini e obiettivi ma accomunati dalla passione per la moto e per il viaggio, di socializzare e diventare un gruppo forte e unito, dando un buon esempio di quello che oggi le comunit&agrave; riescono a raggiungere solo con difficolt&agrave; in termini di coesione ed integrazione.  La tre giorni si &egrave; conclusa con le premiazioni.  Nella categoria Motoesploratori ha vinto l&rsquo;esordiente Costantino Paolacci, Responsabile Ufficio Stampa e PR di Honda Italia, utilizzatore quotidiano della due ruote a motore, viaggiatore in Europa e in Marocco con un&rsquo;esperienza agonistica in pista, nel 2007.  Nella categoria Gran Fondo Regolarit&agrave; affermazione per il palermitano Eros Lodato (Honda Crosstourer) che ha preceduto un altro monzese, Bruno Saligari (BMW), e l&rsquo;inossidabile ternano Cesare Conti (BMW) che si &egrave; imposto anche nel raggruppamento per Moto d&rsquo;Epoca.  Eros Lodato, 54 anni, poliziotto presso la Procura di Palermo, portacolori del MC Mediterraneo, gi&agrave; organizzatore delle Targa Florio motociclistica ed ora del Sicilia Moto Raid, si &egrave; imposto anche nella classifica a coppie grazie alla presenza in sella della moglie Antonella Gallo.  La 20.000 Pieghe ha visto al via anche la classe femminile: si &egrave; imposta Isabella Scogliesi, 38 anni che fino a due anni fa aveva conosciuto solo un &ldquo;Benellino&rdquo; 50 a tre marce, usato per gli spostamenti urbani.  La squadra di Honda Italia, dotata delle nuove Africa Twin, si &egrave; issata al vertice della graduatoria.  Per nessuno, del resto, &egrave; stata una &quot;passeggiata:&quot; 1.100 chilometri di curve in tre giorni, undici ore giornaliere in media di viaggio hanno costituito un impegno serio e un&rsquo;attenta gestione della concentrazione e delle energie.  Il prossimo appuntamento &egrave; fissato per il 9 e 10 dicembre quando, sulle strade della Toscana, si svolger&agrave; la Moto Italy Winter, terzo ed ultimo round dell&rsquo;inedito Trofeo Moto Avventura che comprende anche la Moto Italy Spring e appunto la 20.000 Pieghe e che mette in palio per il vincitore assoluto un premio di 5.000 Euro. 

Tre giorni, 1.100 chilometri e 100 partecipanti per l&#39;ottava edizione della Gran Fondo mototuristica alla scoperta dell&#39;Italia

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Partita in Piemonte la “20.000 Pieghe 2017”

La forza delle 20.000 Pieghe

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